venerdì 12 novembre 2010

Maltempo, milioni di danni nel Salernitano


Il cdm dichiara lo stato d'emergenza
Lo annuncia Guido Bertolaso nell'ultimo giorno a capo della Protezione Civile, durante la visita nelle zone colpite dal maltempo degli ultimi giorni
SALERNO (11 novembre) - Mentre il Sele sembra concedere una tregua rientrando gradualmente negli argini, è già tempo di fare la conta dei danni nel Salernitano alle prese con l'emergenza maltempo.
Oggi a Pontecagnano è arrivato, nel suo ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso annunciando che martedì il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato d'emergenza che consentirà di predisporre gli interventi per riparare l'acquedotto del Sele, danneggiato dall'ondata di maltempo.
Bertolaso ha partecipato a un incontro con i sindaci dei comuni colpiti dalle piogge. L'obiettivo, ha spiegato, è quello di realizzare un bypass che consenta di superare il punto dell'acquedotto che si è rotto e fare in modo che le 500 mila persone attualmente senza acqua potabile possano riaverla nelle loro abitazioni entro Natale. Nel frattempo l'erogazione dell'acqua sarà garantita attraverso le autobotti.
Con la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri verrà anche quantificata l'entità degli stanziamenti che serviranno per realizzare il bypass dell'acquedotto e già mercoledì si potrà fare la conferenza dei servizi che consentirà di avviare i lavori che, dunque, dovrebbero iniziare entro una settimana.
Ai sindaci Bertolaso ha ricordato anche che verrà predisposto un pacchetto di interventi che spetteranno a Provincia e Regione per il ristoro dei danni subiti dagli agricoltori e dalle aziende del territorio. Danni che le associazioni del settore quantificano, secondo una prima stima, in 500 milioni di euro con aziende cancellate e intere colture distrutte. A rischio, senza acqua, anche la produzione della rinomata mozzarella di bufala Dop.
La situazione è in lento miglioramento a Capaccio-Paestum dopo che il Sele nella notte tra martedì e mercoledì era esondato in più punti allagando colture e abitazioni e costringendo circa 300 persone ad abbandonare le case. Una evacuazione che resta 'sulla cartà, dato che la stragrande maggioranza degli sfollati ha preferito trascorrere la notte in auto, a pochi metri dalle case, o, al più, da parenti e amici, senza accogliere l'invito del primo cittadino a trasferirsi negli alberghi della zona.
Se il Sele arretra il Tanagro è nuovamente esondato: 136 le persone evacuate e numerosi gli animali in fuga dalle stalle allagate che vagano per le campagne. Resta in piedi pesantemente il problema della fornitura idrica.
Emergenza idrica. Vertice in Prefettura per stabilire gli interventi da attuare al fine di garantire il ripristino dell'erogazione idrica nei 14 Comuni serviti dall'acquedotto del Sele dopo la rottura della condotta verificatasi ieri in occasione dello straripamento del fiume. Sono interessati al guasto anche i cittadini dei quartieri Pastena e Torrione. Inoltre, sono interessati anche i comuni della piana del Sele, tra cui Eboli e Battipaglia, e poi Capaccio-Paestum e Sala Consilina.
Corsa all'acquisto dell'acqua. Due ore di fornitura idrica non sono servite a limitare i disagi per un'ampia parte della popolazione di Salerno rimasta dal pomeriggio di ieri senza acqua. Si tratta di centri molto popolati, come Battipaglia, Pontecagnano ed Eboli. Oggi tra Salerno ed i comuni interessati è proseguita la corsa all'accaparramento dell'acqua minerale. Quasi tutta esaurita nei supermercati del quartiere Torrione a Salerno. Poco meglio va a Mariconda. Ma la gente continua a fare anche incetta di taniche, bicchieri e piatti di plastica. Nei supermercati che li hanno terminati ora si attendono ulteriori forniture. Taniche, il cui costo oscilla dai 3 ai 5 euro, sono state acquistate a centinaia.
Il sindaco di Pontecagnano: situazione drammatica. «La situazione è drammatica: ho 28 mila persone senza acqua e bisogna fare presto. Come? Vedremo». Lo ha detto il sindaco di Pontecagnano-Faiano, Ernesto Sic,a che da ieri sera in Comune sta cercando di tamponare una situazione - ha precisato - «a dir poco inimmaginabile». «Ho fatto immettere nella rete circa 22 mila litri d'acqua di cui alcuni pagati con i soldi del Comune - ha proseguito Sica - ma ho necessità di effettuare un'opera urgente sulla condotta». L'obiettivo di Sica è quello di realizzare un by-pass che consenta di mettere in collegamento la rete che collega una piccola parte di Faiano con quella di Pontecagnano. «In questo modo - ha spiegato ancora il sindaco - quel poco d'acqua che mi arriva da un altro acquedotto riesco a spalmarlo su tutta la città. Poche ore al giorno ma per tutti». Sica ha auspicato che la Regione Campania possa già nella giornata di oggi prendere in considerazione l'avvio di questa opera.
Esondazione Tanagro, strada riaperta. È stato riaperto al traffico il tratto della strada statale 166 degli Alburni, tra i comuni di Atena Lucana e San Pietro al Tanagro, in provincia di Salerno, dal km 63,500 al km 67,250. Era stato chiuso ieri sera a causa delle esondazioni del fiume Tanagro. Rimane lo stato di allerta e le squadre Anas presidiano la zona per monitorare eventuali superamenti dei livelli di guardia del fiume. Sulla stessa arteria stradale permane la chiusura, a causa di una frana verificatasi nelle prime ore di ieri mattina, del tratto compreso tra il km 44,700 e il km 50,000. Le deviazioni vengono segnalate in loco dal personale Anas presente sul posto con le squadre di pronto intervento.
Gli animali vagano tra le campagne. Dopo l'esondazione del fiume Tanagro, continuano i disagi nelle aree rurali di Sala Consilina, il centro capofila del Vallo di Diano, a sud di Salerno. Questa mattina i vigili del fuoco del locale distaccamento sono impegnati in località Barca nel recupero di una trentina di animali che vagano per le campagne dopo essere scappati dalle stalle completamente allagate. E, sempre in località Barca, si sta provvedendo all'assistenza di diverse famiglie le cui abitazioni sono allagate nei piani terreni. Risultano disperse, inoltre, oltre cento pecore di un gregge investite, sempre in località Barca, da un'ondata di acqua fuoriuscita dagli argini del Tanagro. Molto probabilmente le pecore potrebbero essere morte annegate.
Frana nel Vallo di Diano: famiglia evacuata. A Montesano, grosso centro agricolo-commerciale del Vallo di Diano, a sud di Salerno, si contano pesanti danni a causa del maltempo. La notte scorsa una famiglia composta da quattro persone, in via precauzionale, è stato fatta evacuare a causa di una frana verificatasi in località Santa Maria di Loreto. Sul posto sono intervenuti i vigili del Fuoco del distaccamento di Sala Consilina e squadre di operai comunali.
Le aree più colpite. Oltre che nella zona di Capaccio-Paestum i maggiori disagi provocati dal maltempo interessano in queste ore l'agro sarnese nocerino e tutta l'area a sud del capoluogo, fino al Vallo di Diano. A Nocera Inferiore sono 30 le persone che la notte scorsa non hanno dormito nelle proprie abitazioni. A Sala Consilina sono 90 le persone evacuate. Nei dati forniti dalla Prefettura di Salerno due evacuati anche ad Angri e altrettanti a San Rufo. Il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, che sta presiedendo una riunione tecnica presso la Prefettura si è complimentato con le comunità colpite dai nubifragi di questi giorni. «Bisogna complimentarsi con i comuni del territorio che sin dalle prime ore - ha detto il prefetto - si sono rimboccati le maniche per far fronte alla grave emergenza. Soprattutto nei piccoli centri i sindaci hanno già dato disposizione per servire la popolazione con bottiglie di acqua minerale e con l'installazione di autobotti».
Collegamenti regolari nel Golfo. Collegamenti marittimi regolari da e per le isole del golfo di Napoli. In questo momento il vento è pari a forza 2 rispetto alla forza 7 che si è raggiunta nei giorni scorsi. Oggi, quindi, insieme con i traghetti hanno preso il largo anche catamarani e mezzi veloci. Ieri giornata drammatica in Campania ed in particolar modo nel Salernitano.
Paura per lo straripamento dei fiumi Sele, Tanagro e il Sarno, con il cedimento degli argini. Quasi 500mila persone rischiano di restare senz'acqua per la rottura di una condotta idrica.
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