mercoledì 22 dicembre 2010

L'UNIONE SARDA - Economia: Turismo, ritornano gli stranieri

21.12.2010
Alberghi in controtendenza: aumento del 10%
Eccoli che ritornano gli stranieri nell'Isola. Se il 2009 ne ha visto sparire in una sola stagione ben 150 mila, il 2010 registra un'inversione di tendenza per la Sardegna delle vacanze apprezzata dai turisti che arrivano dall'estero.


Ci sono segnali di buon auspicio, che arrivano dalle frontiere e che dovrebbero incoraggiare tutti gli operatori e, in modo particolare, le imprese turistiche che lavorano molto con l'estero. Sono dati Bankitalia quelli che evidenziano una crescita di questa fetta del mercato delle vacanze, solitamente “prenotata” da chi tutto l'anno vive all'estero.
DATI La presenza di turisti stranieri è in crescita nelle strutture alberghiere, che sono quelle che più scontano gli effetti della crisi: tra alberghi e villagi ha soggiornato il 12,7% in più rispetto al 2009 a fronte di un calo complessivo del 13,2% del numero di persone che hanno fatto le vacanze nell'Isola. Per il settore alberghiero significa un incremento di spesa del 19,8% ottenuto grazie ai viaggiatori che provengono da oltre confine. Risultato che si impone su un quadro complessivo che vede diminuire di due milioni di euro (-0,5%) la spesa totale degli stranieri, completamente imputabile a un calo nel settore extralberghiero. La crescita negli alberghi è confermata anche dai dati giugno-agosto: i viaggiatori stranieri, in questi tre mesi, sono aumentati del 10% passando da 205 mila a 221 mila nel 2010. In questo periodo la permanenza media si è ridotta, rispetto all'anno precedente, di mezza giornata.
LA CRESCITA Il periodo sotto osservazione è gennaio-agosto 2010: una caterva di dati che, rielaborati dal Centro studi L'Unione Sarda, mettono in evidenza un settore che cerca di risalire la china. Ne è prova anche il saldo netto positivo della bilancia dei pagamenti turistica, pari a 248 milioni di euro, a fronte - fa notare Lucia Schirru, responsabile del Centro studi - di 231 milioni relativi allo stesso periodo dell'anno precedente. «L'incremento del valore del saldo del 2010 è dovuto a una riduzione della spesa dei viaggiatori sardi (-10%) superiore a quella dei viaggiatori stranieri (-0,5%)». L'ASSESSORATO «Un venticello di positività» lo avverte anche l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi che si mostra un po' scettico sui dati di quest'unica rilevazione e preferisce tastare direttamente sul campo, incrociando anche più fonti, lo stato di salute del settore. «È innegabile - dice - che dobbiamo fare i conti con una crisi internazionale che costringe il mercato del turismo a scendere in campo con la corazza. È difficile immaginare un 2011 senza difficoltà: ci saranno ancora i segni della risacca lasciati dallo tsunami economico». Il presidente della Confcommercio Nuoro-Ogliastra, Agostino Cicalò guarda il dossier di Bankitalia e dice: «Ci fa piacere ma i dati che abbiamo noi non sono questi. È ora di spingere sull'acceleratore per confrontarci con i mercati concorrenziali, perciò siamo determinati a collaborare con l'assessore al Turismo, che parla la nostra stessa lingua». CONFINDUSTRIA A tirare le somme è anche Confindustria Sardegna Meridionale: «Il turismo nel mondo va bene con una crescita del 7% degli arrivi internazionali mondiali da gennaio ad agosto 2010 - spiega Nicola Palomba, presidente della sezione turismo - a livello regionale, sentendo gli albergatori, i risultati non sono assolutamente di crescita, non ho sentito una dichiarazione in questo senso. La realtà parla di una spesa turistica, di un reddito e di un'occupazione che si riducono e se ci confrontiamo con altre regioni la Sardegna risulta molto indietro. L'assessore Crisponi è un bravo tecnico ma se noi non lo aiutiamo a dare al turismo centralità nell'economia regionale non faremo un passo avanti». (red.ec.)
 

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