domenica 2 gennaio 2011

Aspettando il metrò, il sindaco di Potenza scrive....Caro ministro

di LUIGIA IERACE
Aspettando il metrò e il finanziamento. Dopo le buone notizie trapelate dal Ministero dei trasporti secondo le quali il progetto del Comune di Potenza per il potenziamento del sistema metropolitano si sarebbe classificato al terzo posto, dopo Milano e Bologna, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero scrive una lettera al Ministero dei Trasporti.


Una nota per sollecitare la delibera Cipe e quindi l’erogazione del finanziamento dell’ambizioso progetto per 17 milioni di euro candidato dal Comune di Potenza, dopo la sigla di un protocollo d’intesa con le Fal. Potenza è l’unico Comune lucano, che, per il tramite della Regione Basilicata, ha realizzato un intervento per accedere alle risorse messe in campo per quelle iniziative finalizzate all’interscambio ferro-gomma. Fondi messi a disposizione della legge 211/92, «Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa» (rifinanziata dalla legge 133/2008). Con l’ok del ministero si dovrà predisporre il progetto esecutivo e procedere all’appalto integrato e all’ese - cuzione dei lavori, secondo una tempistica dettata dalla stesa legge, i cui beneficiari sono quei Comuni che abbiano realizzato progetti coerenti con il Pum (Piano urbano della mobilità) e gli strumenti di pianificazione urbanistica.

Il capoluogo lucano aveva tutti i requisiti per accedere alla legge che prevede una quota di cofinanziamento del 60% con la legge 211, e il rimanente 40% con altra copertura finanziaria, per la quale c'è l'impegno delle Fal attraverso i fondi Fers 2007-2013. La vera rivoluzione del sistema della mobilità urbana viaggia, infatti, sulle rotaie, ma la metropolitana delle Fal che pur già attraversa l’intera città di Potenza, non è ancora entrata nella mentalità dei potentini, che la utilizzano pochissimo, anche se ne apprezzano i benefici solo in particolari momenti, come le ricorrenze dei morti, durante le quali le Fal per la prima volta, quest’anno non hanno permesso il passaggio gratuito, ma hanno fatto trovare alla fermata di San Rocco, due ferrovieri che vedevano i biglietti. Peccato che solitamente non c’è nessuno che presenzi e si occupi della cura e della sicurezza delle fermate in città, fornendo soprattutto le informazioni utili ai cittadini per poter usufrire del servizio anche in altri periodi dell’anno.

Eppure a regime la metropolitana urbana potrebbe garantire 26 corse cittadine (andata e ritorno) con un una frequenza di treni cadenzata nelle ore di punta a 15 minuti nell’ambito urbano di Potenza e a 60 minuti, con rinforzi nelle ore di punta, verso Avigliano città, e in raccordo orario verso Pietragalla (Acerenza nelle fasce di punta) in corrispondenza con Avigliano di Lucania. Obiettivi sanciti nel Pum, il Piano urbano della mobilità, un progetto strategico che guarda all’intero hinterland potentino. Sempre puntuale, impiega 13 minuti per arrivare dalla stazione di Potenza Macchia Romana a scalo Inferiore, senza code, semafori, e problemi di parcheggio, ma i viaggiatori sono sempre pochi, per lo più pendolari provenienti da Avigliano o dai centri vicini e qualche cittadino che dopo aver provato ormai non rinuncia più al metrò. Poi ci sono i lati negativi, che hanno portato a diradare le corse per i pochissimi utenti evitando le critiche degli automobilisti bloccati ogni 15 minuti dai treni fantasma ai passaggi a livello della città. Problemi che saranno risolti se andrà in porto il progetto con il Ministero. Intanto ancora niente navette che dalle diverse fermate mettano in rete gli altri collegamenti meccanizzati della città.
02 Gennaio 2011

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