lunedì 10 gennaio 2011

Giunta Bassolino: mostre, sagre e differenziata, ai Caraibi

NAPOLI (9 gennaio) - Partiamo dalla fine: la Procura di Napoli vuole ascoltare come potenziale testimone Sergio Vetrella, assessore della regione Campania, con delega ai trasporti e alle attività produttive. Domande: cosa vogliono sapere i pm della Procura dall’uomo forte della giunta Caldoro? E soprattutto: in cosa consiste l’inchiesta napoletana che punta ad ascoltare un esponente della giunta di Palazzo Santa Lucia? Si parte dalla relazione degli ispettori mandati qualche mese fa dal ministero dell’Economia, sulle spese regionali della ex giunta regionale.


Un documento che è finito di recente sul tavolo del procuratore aggiunto Francesco Greco, il capo del pool reati contro la pubblica amministrazione, che ha deciso di vederci chiaro sulle criticità messe in rilievo dagli 007 di Tremonti. Inchiesta conoscitiva (siamo agli step iniziali), non passano inosservate alcune mosse investigative. Come la decisione di acquisire articoli di giornali (Mattino e Corriere del Mezzogiorno) che in questi mesi hanno ricostruito in modo puntuale il flusso di denaro liquidato dalla giunta dell’ex governatore Bassolino. È da qui che si muovono le indagini. In sintesi, la Procura ha deciso di aprire il fronte «paser», il «piano di azione sviluppo economico e regionale», che per anni ha consentito di veicolare flussi di spesa dalle casse di Santa Lucia.

A finire nel mirino, neanche a dirlo, la ragnatela di consulenze regionali che - a giudicare dalle indagini degli 007 di Tremonti - avrebbero inciso nello sforamento del patto di stabilità imposto agli enti locali. Fascicolo affidato al pm Ettore La Ragione (non ci sono nomi di indagati iscritti), vicenda nel corso della quale sono stati ascoltati come persone informate dei fatti anche tre giornalisti napoletani. Chiara la strategia investigativa: capire se dietro le mosse della ex giunta regionale si ravvisano profili di responsabilità penale.
Qual è il punto di maggiore criticità indicato dalla relazione ispettiva? Centrale l’impiego dei finanziamenti comunitari: «Una parte dei fondi europei sono stati utilizzati per fiere, sagre e segnaletica stradale», si legge nelle 236 pagine del dossier ministeriale.

Soldi europei usati per la spesa corrente non per investimenti strutturali, come strade, infrastrutture e quant’altro riesce in genere ad ottenere il nulla osta dei ragionieri europei. Un dossier ricco di particolari, che indugia anche su alcuni capitoli di spesa assunti prima della conclusione del mandato. Proviamo a ripercorrere il ragionamento finito al vaglio dei pm del Centro direzionale: quasi tre milioni di euro sono stati utilizzati dalla regione per la partecipazione ad eventi come la bit di Milano, il Fruit logistica di Berlino, il Prowein di Dusseldorf; altri 10,5 milioni (fondi Por) sono serviti per finanziare (in parte) il Capri film festival, il premio Caruso 2008, la 62esima edizione del premio Strega, la XII edizione di Quattro notti e più di luna piena, il festival Benevento città spettacolo, il concorso ippico in piazza del Plebiscito, la Piedigrotta 2008, il Maggio dei Monumenti.
Tutte attività che, secondo gli ispettori, «non sono qualificabili come investimenti». E ancora contributi sono stati elargiti per la realizzazione del Festival della taranta, del Mare Moda Capri 2007, del Neapolis festival, del Concerto per Maria, del premio Charlot. Fioccano altri riferimenti a sagre o a esperimenti di marketing territoriale negli anni 2005-2009, appuntamenti che - nell’ottica degli ex vertici della regione - servivano a rilanciare la vocazione turistica della Campania e a veicolare nel mondo le eccellenze della cultura e della migliore tradizione regionale. Inchiesta allo snodo, si attende un probabile report dell’attuale assessore, anche alla luce di altri capitoli di spesa raccontati (e denunciati) nell’ambito di inchieste giornalistiche.
Riferimento diretto ai seicentomila euro decretati a fine 2009 per spedire una delegazione di tecnici campani a insegnare la raccolta differenziata in centro-america. Anche qui il ragionamento è unico: sprechi, ammessi che ce ne siano stati, sono un problema contabile o penale?


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