venerdì 14 gennaio 2011

Notizie Federali della Sera, 14 gennaio 2011

Sezione furbetti:
1. Firenze: Renzi incassa e rigrazia Berlusconi.
2. Guerra ai vu' cumprà borsoni vietati a Venezia.
3. Miracolo nelle acque venete: perfette.
4. Mira: Il Comune inventa le strisce blu di periferia.
5. Alta Valmarecchia: La secessione ha aumentato i nostri fondi.
Sezione affetti da cretinismo esibizionista:
6. Bitritto, Bitetto e Binetto, sono in Puglia.
7. Pavia: a Zeccone gli studenti più bravi d'Italia.
8. Reggio emilia: un premio ai dipendenti meritevoli.
9. Sardegna: Basta con i mega progetti, ora internet gratis per tutti.
10. Bolzano: Pestaggio sul bus, denunciati 7 ragazzi.
11. Mestre, arriva il cardinale, pubblicità osè oscurate per 48 ore.
12. Milano, caso Ruby, Berlusconi indagato dal 21 dicembre.
13. Turismo: Veneto e Friuli-vg alla ricerca di strategie comuni.


1. Firenze: Renzi incassa e rigrazia Berlusconi
Firenze, 14-01-2011. Si leva qualche sassolino dalle scarpe, il sindaco di Firenze Matteo Renzi. E sfida i critici e nostalgici della sinistra non solo fiorentina con un "grazie" al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la correttezza istituzionale nella sottoscrizione dell'accordo firmato ieri con il Comune di Firenze.
Cosa ha portato a casa Renzi
Il protocollo, costituito da dieci articoli, muove dalla considerazione dell'importanza e della specificità dell'offerta culturale di Firenze a livello mondiale e cita le facoltà offerte dal codice dei Beni culturali alle amministrazioni centrali di stipulare accordi con gli enti territoriali per valorizzare al meglio il proprio patrimonio pubblico.
Per Letta "si tratta anche della prima applicazione concreta del federalismo demaniale, che porta a una collaborazione sempre piu' stretta tra enti locali e organi centrali, per la valorizzazione del territorio. Vi sono ora gli strumenti - ha proseguito - per realizzare una collaborazione piena tra ministero e comune, perché la città possa essere pienamente goduta dai turisti e possa garantire risorse adeguate per la piena valorizzazione del polo museale".
I punti principali individuati dal protocollo interessano anzitutto il veloce
completamento di opere pubbliche come i Grandi Uffizi, il Parco della Musica e della Cultura e il polo teatrale Pergola-Niccolini, ma si indica anche la questione del David
di Michelangelo, il decoro della città, in particolare delle aree di accesso a grandi musei e l'attivazione di modalità di bilgliettazione integrata, sull'esempio delle maggiori citta' del mondo.
Letta si e' soffermato in particolare sulle attivita' teatrali sottolineando come "La Pergola passi dallo Stato al Comune, e ne assicurera' la gestione Marco
Giorgetti. Tutti i dipendenti della Pergola restano dipendenti del ministero per i Beni culturali, con tutte le garanzie ma con un impiego flessibile che ne garantira' il
migliore utilizzo. L'unione delle risorse pubbliche e private consentono non solo il rilancio della Pergola, ma anche un progetto di rilancio che da Firenze coinvolga anche Lucca. Un fatto nuovo che si innesta sulla tradizione del teatro italiano".
La "Firenze card", del costo di 50 euro e della durata di 72 ore, consentirà l'accesso a 33 musei."
Bunga bunga a Arcore
Dai microfoni di Radio Toscana Renzi si rivolge "a quelli che mi prendevano in giro e dicevano che io andavo a fare il bunga bunga ad Arcore: rispondo che, fermo restando che io spero che il Pd possa vincere le elezioni e riuscire a uscire da questa fase difficile, quando uno fa il sindaco deve occuparsi della sua città e deve richiamare il governo al rispetto degli impegni presi".
Primo passo importante
Ecco allora il "grazie serio, istituzionale, a Berlusconi e ai suoi collaboratori, in primo
luogo a Gianni Letta, perché hanno dimostrato di fare una cosa istituzionalmente corretta. Non fanno le cose solo con, ad esempio, Alemanno a Roma, ma con tutte le amministrazioni, qualunque sia il colore. Noi non ci accontentiamo perché
dobbiamo fare ancora molte cose, ma questo accordo è un primo passo per noi importante".
Spirito obamiano
"Bisogna sperare - ha concluso il sindaco - che in questo paese, qualunque sia il governo e in qualunque modo si chiami il sindaco, si esca da una fase di scontri continui e si dica: io cerco di mandarti a casa, ma una volta che hai vinto le elezioni tu diventi il mio presidente e finché non ti batto alle elezioni ho il dovere di collaborare".

2. Guerra ai vu' cumprà borsoni vietati a Venezia
Stop per due anni al trasporto «senza giustificato motivo» a Venezia di sacchi di plastica o borsoni che contengono normalmente la mercanzia proposta dai venditori extracomunitari abusivi. Ai vigili urbani il compito di distinguerli da quelli dei turisti escursionisti.
Lo stabilisce una nuova ordinanza emessa dal sindaco Giorgio Orsoni che resterà in vigore sino al 31 dicembre 2012. Se poi il trasporto dei borsoni è accompagnato con la soasta prolungata nello stesso luogo - precisa l'ordinanza - «deve essere considerato come atto direttamente finalizzato alla vendita su area pubblica in forma irtinerante» e scatterà dunque il sequestro della merce, in assenza di licenza. La misura introdotta da Ca' Farsetti - che già in passato aveva introdotto più limitate restrizioni al trasporto dei borsoni - è anche a tutela dell'incolumità pubblica. 9I venditori abusivi - spiega infatti l'ordinanza - per coprirsi la fuga in occasione delle numerose operazioni di contrasto all'abusivismo commerciale poste in essere dalla Polizia Municipale e dalle Forze di Polizia utilizzavano e utilizzano i predetti sacchi, borsoni (o altri analoghi contenitori) come arieti con cui travolgere gli ignari passanti, cagionando loro frequenti lesioni, spesso anche gravi, con evidente pericolo per la sicurezza urbana e per l'incolumità pubblica». Tra le motivazioni del divieto di trasporto dei borsoni riportate nell'ordinanza, il fatto che «i prolungati stazionamenti sono causa di continue frizioni con i residenti nelle zone interessate dal fenomeno, con gli operatori commerciali regolari ed altre categorie produttive, nonché con la cittadinanza in genere spesso costretta a subire danni viabilistici diretti, con conseguenti stati di tensione tali da compromettere la sicurezza urbana». L'ordinanza è già stata adottata.

3. Miracolo nelle acque venete: perfette. Applicati nuovi parametri. Adesso nessuna zona risulta non balneabile.
VENEZIA. La domanda immediata è: «Che sia da crederci?». Eppure è così. Con un colpo di bacchetta magica tutti i dati sulla balneabilità delle acque venete sono diventati «eccellenti», «buoni» o «sufficienti». Sissignore, nemmeno uno che sia non dico «pessimo», ma nemmeno «scarso». No, il Veneto, la Regione con più fiumi che sfociano a mare con il loro carico di inquinanti, è anche quella del Paese delle Meraviglie, con acque cristalline e pure. Almeno secondo i dati regionali. Il sistema è stato semplice. Con rapidità fulminea è stata applicata la nuova normativa europea che non guarda più agli inquinanti chimici, agli idrocarburi, ma solo ai colibatteri. E nemmeno più ai generici «colibatteri fecali», cioè gli avanzi di depuratore, ma scinde la voce in due. I dati resi noti ieri dalla Regione sono quelli a seguito dei campionamenti di acqua marina fatti dall'Agenzia regionale prevenzione e protezione ambientale (Arpav) lo scorso settembre, a stagione balneare finita. Nessuna località è stata dichiarata «scarsa», cioè insufficiente. E c'è già chi tra i tecnici lo chiama «il miracolo delle acque». Perché, sempre dai campionamenti di settembre ma degli anni precedenti, la situazione risultava molto, ma molto diversa. Così si scopre che nel settembre dell'anno prima (2009) c'erano state 4 zone «temporaneamente non idonee alla balneazione». Stesse zone, stesso giudizio nel 2008. Nel 2007 i punti non idonei «per tutta la stagione» erano addirittura 7. Nel 2006 i punti non idonei erano sempre 7, di cui 4 «permanentemente non idonei». In pratica per tutti gli anni precedenti si erano riscontrate anomalie tali da fare scattare addirittura il divieto di balneazione. Sempre a settembre, ma del 2010 e con i nuovi parametri, invece una percentuale bulgara delle 167 stazioni balneari venete (il 92,8%, mica bazzeccole) diventa «eccellente», il massimo del punteggio, solo il 3,6% sono stati giudicati «buoni» e un altro 3,6 in quella «sufficiente», con un bello «zero» alla colonna «scarso». In pratica: le stesse stazioni «non balneabili» ora sono «sufficienti» o addirittura «buone».  Secondo la Regione questo risultato è il frutto del «Piano delle acque», entrato in vigore appena 3 anni fa. «Grazie ai nuovi limiti previsti - dice l'assessore all'ambiente Maurizio Conte (Lega Nord) - i depuratori hanno migliorato sensibilmente la qualità microbiologica degli scarichi, attivando un'efficace azione di disinfezione. Per quanto riguarda gli scarichi industriali, da tempo siamo attenti alla qualità delle acque già in fase di autorizzazione e abbiamo posto limiti severi alla Valutazione d'impatto ambientale riguardo a quello che verrà scaricato nei fiumi». In realtà il 68,6% degli inquinanti proviene dal settore primario: pesca e agricoltura sono «territori» della Lega, partito di Conte. «Sì, è vero - ammette - politicamente è tutto sulle nostre spalle. Ma è un nostro pallino: agricoltura a chilometri 0 significa più rispetto per il territorio». (u.d.)
13 gennaio 2011
4. Mira: Il Comune inventa le strisce blu di periferia
Federcosumatori contro i parcheggi a pagamento nelle frazioni - di Alessandro Abbadir
MIRA. Arrivano le strisce blu: 334 posti auto a pagamento, contro i quali si scaglia Federconsumatori che, tramite Alfeo Babato, critica la scelta di realizzarli anche a Marano, Gambarare, Mira Porte e Borbiago. L'Ascom invece contesta anche le strisce realizzate in centro storico. Per la realizzazione dei posti auto a pagamento il comune ha indetto il 23 dicembre una gara d'appalto. Di questi posti, 75 sono previsti nelle frazioni: 18 a Marano, (5 in via Caltana e 13 in via Miranese direzione Stazione), 24 a Gambarare (tutti a Piazza Vecchia) 20 a Borbiago (tutti in via Val di Sieve) e 13 a Mira Porte (in piazzetta). «Mi sembra che per quanto riguarda i posti nelle frazioni il comune affondi il coltello nel ventre morbido del Codice della strada, interpretandolo a proprio favore. Marano e Piazza Vecchia e Borbiago (discorso diverso per Mira Porte in parte monumentale), infatti non si possono identificare come zone di rilevanza urbanistica, traducibili in agglomerati urbani di valore storico (ai quali di prassi sono destinate le linee blu). Il centro di Marano ad esempio è frequentato esclusivamente dai suoi residenti, in particolare via Miranese direzione Stazione dove ora c'è il disco orario per i negozi e servizi di quartiere (parrucchiere bar, medico, fotografo)». E se a Marano, Borbiago e Gambarare non vengono i «foresti» per Babato, saranno i cittadini di questi piccoli centri a pagare il biglietto, «senza contare che circa il 60% dell'introito andrà nelle casse della società privata che si aggiudicherà la gestione dei parcheggi a pagamento. Non mi risulta poi - aggiunge - che i Comuni limitrofi abbiamo istituito strisce blu nelle frazioni. Forse che il Comune di Mira vuole inaugurare la nuova frontiera di fare soldi con le strisce blu di periferia?». Critiche nei confronti del provvedimento arrivano anche dall'Ascom. L'associazione è contraria anche alle strisce blu (259) previste per i centri di Mira Taglio e Oriago. «Dall'inizio della crisi a Mira Taglio sono spariti 16 negozi lungo via Nazionale e 14 in via Gramsci e laterali - spiega il direttore Ennio Materazzo -. E' così che si ha intenzione di incentivare il commercio? Facendo scappare la poca clientela rimasta nei centri commerciali forniti di grandi parcheggi gratuiti?».
5. Alta Valmarecchia: La secessione ha aumentato i nostri fondi - V.Me.
«Il risultato più importante del nostro passaggio alla provincia di Rimini è che i sette comuni dell'Alta Valmarecchia stanno procedendo speditamente sulla strada dell'integrazione dei servizi. Per realizzare il piano di sviluppo integrato sovracomunale, ad esempio, la regione Emilia-Romagna ci finanzierà con 400mila euro». A parlare è Vincenzo Sebastiani, 62 anni, sindaco di Novafeltria (a fine mandato) e presidente della comunità montana dell'Alta Valmarecchia.
I comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria, Talamello, 18mila abitanti in tutto, sono gli unici, in Italia, ad aver realizzato il sogno di cambiare regione. Dal 15 agosto 2009 sono passati "in blocco" dalla provincia di Pesaro-Urbino a quella di Rimini. L'affluenza alle urne nei referendum per l'aggregazione alla Romagna ha superato in tutti i comuni l'80%, e i sì hanno sfiorato il 60% degli abitanti. La legge che ha sancito il distacco dalle Marche è la 117 del 2009 ed è stata pubblicata sulla «Gazzetta ufficiale» il 14 agosto di quell'anno, entrando in vigore il giorno dopo. «In una notte – scherza il sindaco Sebastiani – siamo diventati emiliano-romagnoli. Siamo soddisfatti, in Emilia Romagna il processo decisionale è partecipato e c'è molta più condivisione con gli enti locali. Del resto, per andare a Pesaro dovevamo sempre passare per Rimini».
A motivare, più di tutto, l'entusiasmo degli amministratori locali, sembra comunque il nuovo contesto economico: «Dalla Regione Emilia Romagna e dalla provincia di Rimini, nel quadro della programmazione 2010-2013 - continua Sebastiani - riceveremo 25 milioni per potenziare l'ospedale di Novafeltria, che entrerà a far parte del piano sanitario romagnolo, e le nostre infrastrutture, come la strada provinciale 258 che va da Sansepolcro a Rimini».
Il cambiamento di regione ha comportato, però anche diverse difficoltà, come spiega Marcello Fattori, sindaco di Maiolo, che ha coordinato l'attuazione del passaggio dopo l'approvazione della legge 117. «Il nostro tribunale di riferimento – racconta – è ancora quello di Pesaro, perché non è stato mai approvato il decreto per ridisegnare gli ambiti territoriali. I vigili del fuoco sono ancora comandati da Pesaro e per l'agenzia del Territorio dobbiamo fare riferimento sempre a Pesaro e ad Ancona».
Ci sono poi, altri effetti collaterali: «Le linee elettriche dell'Emilia Romagna hanno una tensione media di 15mila volt, nelle Marche la tensione è a 20mila volt. Le nostre linee, perciò, non sono più in linea con la normativa regionale, che andrà aggiornata. Dal punto di vista normativo - conclude Fattori - siamo già uno stato federale».
6. Bitritto, Bitetto e Binetto, i tre comuni "scioglilingua" uniti per attirare turisti
di TOMMASO FORTE
BITRITTO - La Regione ha avviato la nascita dei Sac (Sistemi ambientali e culturali). Si tratta di gruppi di risorse culturali e ambientali volti a promuovere l’attrattività del territorio, lo sviluppo economico e l’iniziativa delle imprese. L’avvio dei Sac segna, dunque, un momento significativo per gli interventi riguardanti la tutela e la valorizzazione del territorio.
In primo luogo riqualifica le fortificazioni (castelli, ville antiche) ma anche i sistemi naturali, il patrimonio artistico e architettonico, dall’altro dà rilievo alle zone di protezione speciale. I Comuni di Bitritto, Bitetto e Binetto, quindi, hanno aderito al bando regionale elaborando un progetto complessivo di un milione di euro.
«L’opportunità di creare un sistema culturale e innovativo tra diversi enti - spiega Angelo Natuzzi, assessore al Turismo a Bitritto - è sostenuta da indagini di settore, che hanno dimostrato l’esistenza di concrete esigenze di ordine turistico, culturale ed economico. Per questo motivo, il progetto, elaborato dall’architetto Vito Lorenzo Carito, tende a favorire la conoscenza delle bellezze culturali dei tre Comuni vicini».
Tre i progetti. Il primo: Centro sperimentale di arte e archeologia. Prevede la realizzazione, in un’area di proprietà del Comune di Bitritto, di un «Centro sperimentale archeologico e storico- artistico», con l’obiettivo di incrementare l’afflusso turistico e di ribaltare la concezione dell’arte come «luogo di visita» per trasformarlo in «luogo di esplorazione e di emozioni». Scopo del centro è dunque avvicinare il patrimonio culturale al mondo degli adulti e alla sensibilità dei bambini. Il contatto con l’arte e le professionalità a essa dedicate, almeno nelle intenzioni, costituirà una scoperta inattesa e coinvolgente. La struttura sarà adibita a centro multimediale e di formazione, per congressi e corsi.
Cittadella medioevale. Sarà attivata la realizzazione di un campo medioevale, all’interno del Parco Tre Ponti, di proprietà del Comune di Bitetto, formato da un’abitazione medioevale con simulazione delle attività domestiche realizzate attorno al focolare, e di vita sociale, nel quale si darà la possibilità al visitatore di immergersi nella realtà dell’epoca attraverso la rievocazione di usi e costumi.
Infine, vie di trasporto. Sarà avviato un percorso pedonale, ciclabile e del trenino tra i centri storici di Bitritto, Bitetto e Binetto. Il fine è quello di garantire una fruizione unitaria, qualificata e sostenibile dei siti di pregio.
14 Gennaio 2011
7. Pavia: a Zeccone studenti più bravi d'Italia. Risultati da record per i test Invalsi alle scuole elementari
ZECCONE. Gli alunni della scuola elementare di Zeccone sono i più bravi d'Italia e tra i migliori d'Europa. A stabilirlo sono i risultati delle prove Invalsi dello scorso anno scolastico a cui sono sottoposti i bambini che frequentano le classi seconda e quarta. In italiano il punteggio conseguito dai piccoli studenti della seconda elementare è stato di 67,5%.
Tre punti in più rispetto alla media del 64% raggiunta dai compagni dell'area del nord-ovest e alla media nazionale che si attesta al 60,5%. In matematica invece i bambini hanno ottenuto il 62%, contro il 58,6% del nord-ovest e il 56,7% dell'Italia.  Il punteggio invece conseguito dagli alunni di quinta nelle prove d'italiano è stato del 75,8%, 69,6 la media del nord-ovest e 67 quella nazionale. Nei test di matematica la quinta di Zeccone ha ottenuto il 66,1%, 63,3 il nord-ovest e 61,3 la media italiana. Un risultato brillante per l'istituto scolastico di questo piccolo centro di 1650 abitanti. Sono in tutto 82 gli alunni che frequentano l'istituto di via Italia.
«Un plesso eccellente - afferma la dirigente didattica del circolo di Vidigulfo, Domenica Creafoti, che spiega -. L'Invalsi prevede l'invio di osservatori esterni in alcune scuole scelte a campione per accertare la corretta applicazione del protocollo. Lo scorso anno un osservatore è stato inviato proprio a Zeccone e questo dimostra l'ulteriore eccezionalità del risultato, in quanto ottenuto dai bambini senza alcun aiuto da parte degli insegnanti». Un altro dato significativo è che la media raggiunta dalla scuola di via Italia è superiore a quella del nord-ovest, una delle più alte d'Europa.
Particolarmente soddisfatto il sindaco Terenzio Grossi: «Il merito è dei bambini e del corpo docenti». La dirigente Creafoti aggiunge: «E' importante anche il ruolo dei genitori. Bisogna poi ricordare che si tratta di una piccola scuola con pochissime risorse, per fortuna le risorse si trovano sul territorio, come l'attenzione dell'amministrazione comunale e della parrocchia». Le insegnanti Cristina Merli, Daniela Tramacere e Antonella Maccarini sono contente: «I punteggi ottenuti sono stati superiori alle nostre aspettative - spiega Tramacere -. Avevano partecipato anche bambini con qualche difficoltà, ma che non erano stati segnalati, e l'esito è stato comunque brillante. Le classi non sono numerose e gli alunni sono molto attenti». Decisamente orgogliosi i genitori: «I test non erano semplici - sostiene Eleonora Garlaschi, rappresentante in terza e mamma di Francesco - e siamo rimasti stupiti dei risultati»
13 gennaio 201
8. Reggio emilia: un premio ai dipendenti meritevoli. Accordo coi sindacati su produttività e salario accessorio
Provincia di Reggio: c'è l'intesa per premiare i dipendenti meritevoli. E' stato raggiunto, infatti, l'accordo tra ente, sindacati e Rappresentanze sindacali unitarie su produttività e salario accessorio.  Palazzo Allende, organizzazioni sindacali e Rsu, infatti, hanno raggiunto nei giorni scorsi un accordo sul Fondo di produttività ed il salario accessorio relativo all'anno 2010.  L'intesa, in pratica, sancisce le modalità per premiare i dipendenti sulla base del decreto numero 150 del 2009 del ministro Brunetta, peraltro anticipato dalla Provincia di Reggio Emilia che già dal 2007 ha previsto un sistema incentivante della produttività individuale dei dipendenti.  La presidente Sonia Masini e la giunta provinciale di corso Garibaldi hanno espresso la propria soddisfazione per l'accordo raggiunto tra la delegazione trattante della Provincia, le organizzazioni sindacali e le Rappresentanze sindacali unitarie che definisce la modalità di ripartizione del fondo complessivo per le indennità di turno per i lavori disagiati e per i progetti di produttività sugli obiettivi complessivi indicati dall'amministrazione ad inizio del 2010.  Una parte consistente del fondo è inoltre destinata alla cosiddetta produttività individuale, sulla base della valutazione del contributo dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi di ogni singolo servizio.  Tali prestazioni individuali, secondo quanto previsto dagli accordi, sono giudicate dai dirigenti attraverso una valutazione numerica da 1 a 4 in ordine decrescente (1 rappresenta dunque l'eccellenza, 4 l'insufficienza).  Altri punti ulteriormente innovativi dell'accordo riguardano la progressione per merito ai dipendenti che, anche indipendentemente dal livello di anzianità nell'ente, nel triennio 2008-2010 abbiano raggiunto una valutazione positiva (1 o 2) da parte dei dirigenti.  Quanto alle cifre, complessivamente, il fondo ammonta a 2 milioni e 59.000 euro, di cui 581.500 destinati a premiare proprio la produttività.
13 gennaio 2011
9. Sardegna: Basta con i mega progetti, ora internet gratis per tutti
L'UNIONE SARDA - 14.01.2011
Tiziana Frongia, candidata dei Verdi alle prossime primarie del centrosinistra, ha presentato ieri il suo programma elettorale: niente opere costose, ma internet gratis per tutti. I Verdi puntano su Tiziana Frongia, oculista dell'ospedale San Giovanni di Dio ed ex assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Carbonia e Iglesias. Sarà lei, a fine mese, a rappresentare il partito ecologista alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco di Cagliari, dove si confronterà con altri quattro aspiranti al ruolo di primo cittadino: il senatore Antonello Cabras (Partito Democratico), il consigliere regionale e comunale Massimo Zedda (Sinistra ecologia e libertà), l'avvocato Giuseppe Andreozzi (Rossomori) e Filippo Petrucci, il più giovane in corsa in virtù dei suoi 30 anni. IL PROGRAMMA Ieri mattina, Tiziana Frongia ha incontrato la stampa nei locali del Museo della chiesa di Sant'Agostino, nel largo Carlo Felice, per anticipare le linee del suo programma. «Puntiamo a un nuovo modo di governare la città che veda sempre il cittadino al primo posto», ha esordito, «la parola d'ordine sarà condivisione, nel senso che in futuro il sindaco non dovrà più essere un governatore, ma un coordinatore che dovrà lavorare esclusivamente per rispondere alle esigenze della città. Parallelamente i cittadini non dovranno più sentirsi sudditi, ma parte attiva di una città che deve sfruttare al meglio le sue straordinarie potenzialità». Tra i punti salienti del programma, anche il no al nucleare in Sardegna, con la candidata dei Verdi che sarà impegnata nei prossimi giorni in un fitto calendario di incontri di sensibilizzazione nei mercati civici, nelle piazze e nelle strade. LA CITTÀ Tante le idee per riqualificare la città: dall'immediata apertura del parco archeologico di Tuvixeddu alla valorizzazione del borgo di Sant'Elia «attraverso la ristrutturazione del vecchio villaggio dei pescatori e la realizzazione di un teatro tenda per gli eventi musicali invernali». L'obiettivo, insomma, è sfruttare appieno le potenzialità della città, soprattutto in chiave turistica, per favorire lo sviluppo e l'occupazione. «Vogliamo trasformare Cagliari in un eco-museo urbano», ha sottolineato Frongia, «non abbiamo bisogno di mega progetti quando sappiamo benissimo che i soldi non ci sono. Bisogna invece sfruttare subito quelle potenzialità che al contrario non costano tanto». Allo stesso tempo, però, Tiziana Frongia propone «internet free in tutta la città e autobus gratis per i giovani». Le proposte dei Verdi saranno presto portate all'attenzione di tutta la coalizione del centrosinistra perché diventino parte di un programma condiviso. PAOLO LOCHE

10. Bolzano: Pestaggio sul bus, denunciati 7 ragazzi. Identificati grazie alle telecamere. I carabinieri: tra i teppisti c'è anche una 15enne
di Susanna Petrone
BOLZANO. Sette ragazzi dai 15 ai 19 anni sono stati denunciati dai carabinieri con l'accusa di essere gli autori del pestaggio di un 21enne marocchino su un autobus della linea 2 a San Giacomo. L'aggressione avvenne la sera del 30 novembre scorso e portò alla sospensione del servizio per un mese.  La sera del 30 novembre, sulla Linea 2 della Sasa, l'autobus notturno che da Bolzano viaggia verso Bronzolo passando da Laives, un marocchino di 21 anni viene pestato da sette ragazzini.  Il cittadino straniero era stato aggredito, perché aveva chiesto al gruppetto di amici di abbassare il volume della musica che proveniva da un cellulare. A quel punto i sette giovani avevano iniziato a spintonare e poi a prendere a calci e pugni il 21enne. Quest'ultimo, una volto soccorso dagli operatori della Croce bianca, era stato trasportato presso l'ospedale San Maurizio di Bolzano. La prognosi era di dieci giorni, a causa di un pugno al volto e vari calci al corpo.  I sette ragazzini, invece, erano riusciti a fuggire. L'autista dell'autobus, infatti, si era accorto di quanto stava accadendo all'interno del mezzo pubblico e aveva bloccato il bus alla fermata «Vurz» di Laives per far soccorrere il malcapitato. Il gruppo di teppisti, invece, era riuscito a far perdere le proprie tracce. Troppo rischioso, infatti, tenere le porte chiuse e aspettare l'arrivo delle forze dell'ordine.  Dopo l'aggressione il gestore della linea, la Sasa, aveva deciso di sospendere per motivi di sicurezza la linea notturna che porta a Bronzolo. Il servizio aveva ripreso solo dopo Natale, subito dopo avere installato telecamere di sicurezza su tutti i mezzi e dopo avere deciso di raddoppiare le guardie giurate sulle linee notturne durante il fine settimana, mentre era stata inserita una guardia giurata durante la settimana.  Nel frattempo, però, i carabinieri hanno dato il via alle indagini per identificare i sette aggressori. Ed infine sono stati rintracciati tutti e denunciati per lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio. Si tratta di quattro maggiorenni e tre minorenni.  Tra questi c'è anche una ragazzina ucraina, residente a Laives, di appena quindici anni. Gli altri due minori sono due sedicenni residenti rispettivamente a Bolzano e Laives. I quattro minori sono un 19enne indiano di Laives, un 18enne uzbeko residente a Bolzano, un 19enne pakistano residente a Laives e un 18enne italiano residente a Bolzano.  L'identificazione è stata resa possibile grazie alle telecamere installate a bordo dei mezzi pubblici che effettuano le corse notturne. Dalle immagini, infatti, gli uomini dell'Arma sono riusciti a ricostruire le identità dei ragazzini che sono stati riconosciuti in parte sia dall'autista dell'autobus, sia dalla vittima aggredita e pestata.  I maggiorenni dovranno rispondere davanti al giudice del tribunale di Bolzano, mentre i tre minorenni dovranno presentarsi davanti al giudice del tribunale dei Minori del capoluogo altoatesino. 
11. Mestre, arriva il cardinale pubblicità osè oscurate per 48 ore.
Imbarazzo per l'arrivo del prelato, un accordo per salvare l'inaugurazione di una rotatoria. Le pubblicità di donne svestite, che campeggiano sui grandi tabelloni pubblicitari, saranno coperte. di Mitia Chiarin
MESTRE. L'accordo non è ancora definitivo ma è certo che il 22 gennaio, per l'inaugurazione della rotatoria Brusutti, a fianco del cimitero di Mestre, e a cui parteciperà il cardinale colombiano Dario Castrillòn Hoyos, le pubblicità di donne svestite, che campeggiano sui grandi tabelloni pubblicitari, saranno coperte. «Puntiamo a sospenderle per un giorno o due. Stiamo definendo l'intesa con la Jolly (la società che gestisce le affissioni pubbliche nel Comune, ndr) e la Brusutti si è offerta di farsi carico delle spese», ha detto ieri l'assessore Tiziana Agostini. La collega Carla Rey intanto smentisce di occuparsi della vicenda: «Ho altro a cui pensare», dice.
«La Jolly si è resa disponibile a ragionare, non ci hanno mai detto di no, dimostrando sensibilità», prosegue la Agostini. Saranno oscurate le due immagini di donne sui cartelloni vicino al cimitero. Giudicate osé dai Brusutti che hanno invitato l'importante esponente del Vaticano. «Ci sono cardinali che hanno messo il corpo femminile in secondo piano e altri che possono provare disagio - dice la Agostini - Io sono una femminista e quando dalla famiglia Brusutti è arrivata la richiesta di togliere quelle pubblicità sono stata contenta. Non per una posizione oscurantista ma di crescita civile. Nessun richiamo ad un comune senso del pudore ma un discorso di rispetto dei corpi delle persone. Io credo che vicende come queste servano a sensibilizzare e a non sottovalutare il potere di una eventuale interdizione».
La Agostini ammette che ci sono pubblicità ben più osé di quelle «sotto accusa» ma critica da anni l'uso del corpo femminile in pubblicità. Sabato 22 gennaio quando la rotatoria del cimitero sarà intitolata a Gino Brusutti, fondatore dell'azienda di autotrasporto, studioso di meccanica e tra i «padri» dell'associazione industriali veneziana, quelle pubblicità non saranno sotto gli occhi di Dario Castrillon Hoyos, cardinale colombiano, ex presidente emerito della Pontificia commissione «Ecclesia Dei». In Comune ieri le battute non sono mancate e se ne è parlato anche in giunta. E pure su Facebook i lettori de La Nuova Venezia si confrontano. «Cosa costa alla Jolly, che incamera fior di quattrini, sospendere quelle pubblicità? E' questione di buon gusto - dice Renato Boraso, consigliere comunale Pdl - Le grandi aziende dovrebbero vendere solo prodotti, non corpi». Di parere opposto Roberto Turetta (Pd) presidente del Consiglio comunale: «E' svilente parlare di queste cose. Non vedo scandalo in quelle immagini ma io sono eticamente e moralmente un libertario». E il vicesindaco Sandro Simionato: «Se le immagini sono oscene vanno fermate. Altrimenti vanno studiate formule che non ledano alcun interesse».

12. Milano, caso Ruby, Berlusconi indagato dal 21 dicembre
14 gennaio 2011- La procura di Milano ha iscritto il nome del premier Silvio Berlusconi nel registro degli indagati per i reati di concussione e prostituzione minorile, per l’inchiesta nata dal fermo dell’allora minorenne Karima Ruby el Mahroug, fuggita da una comunità di minori, fermata per furto e rilasciata dopo una telefonata del premier alla questura e affidata alla consigliera regionale lombarda del Pdl, Nicole Minetti.
 A Silvio Berlusconi, indagato dal 21 dicembre 2010 nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby, è stato notificato oggi un invito a comparire dalla procura di Milano. Secondo una nota diffusa dalla Procura di Milano, il premier avrebbe avuto rapporti con la giovane tra febbraio e maggio 2010.
L’invito a comparire è stato «corredato dalla dettagliata indicazioni delle fonti di prova (...) per le ipotesi di reato a lui ascritte».

Perquisizioni sono in corso nell’ abitazione e negli uffici del consigliere regionale Nicole Minetti, indagata, insieme con il premier Berlusconi, a Lele Mora ed Emilio Fede, nell’inchiesta della procura di Milano.
La Minetti è indagata per sfruttamento della prostituzione.
Si stupisce Emilio Fede: «Lo apprendo dai giornali, non so nulla. Non ho ricevuto nessun atto formale da parte dei magistrati, né ho subito alcuna perquisizione». «Che io sia indagato i giornali lo scrivono da mesi, ma con tutto il rispetto che ho per il lavoro dei miei colleghi devo dire che a me non risulta assolutamente - ha detto ancora Fede -. Se essere indagato significa aver ricevuto un atto di garanzia, non lo sono assolutamente». «Della vicenda Ruby credo di aver già detto tutto - ha spiegato ancora Fede - l’ho conosciuta a casa di Berlusconi ma non l’ho presentata io al presidente, né so chi lo abbia fatto, né sapevo che all’epoca fosse minorenne». Fede ha ribadito che in tutti questi mesi su questa vicenda non è mai stato ascoltato dai magistrati. «Non avevo un avvocato prima - ha detto - e continuo a non averlo».
Gli inquirenti ipotizzano che Berlusconi abbia fatto pressioni sulla Questura di Milano per far liberare l’allora 17enne Ruby nel maggio scorso, dopo che era stata fermata con l’ipotesi di furto, per nascondere il fatto che avesse avuto diversi incontri con lei. Il premier, quando la vicenda era emersa nei mesi scorsi, aveva respinto oggi sospetto, asserendo di aver semplicemente aiutato una persona bisognosa.
Non si sono fatte attendere le reazioni del Pdl. «Dinanzi al consueto e logoro copione, fatto di fughe di notizie e di accuse inverosimili, i cittadini possono ancora una volta scegliere se indignarsi o sbadigliare. Sono certo che una sempre più vasta maggioranza di italiani abbia ben compreso cosa sia in gioco e si stringerà a sostegno del Presidente del Consiglio. E se ancora c’è qualcuno, nella politica e non solo, che pensa di sconfiggere Silvio Berlusconi per via giudiziaria, avrà ancora una volta cocenti delusioni», ha scritto in una nota il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone chiedendo se sia «possibile che a sinistra non vi siano più né garantisti (e questo non sorprende) ma neppure politici accorti, capaci di capire che la scorciatoia giudiziaria li porta in un vicolo cieco».
Ironico Antonio Di Pietro: «Invece di telefonare, come presidente del Consiglio, al questore di Milano per dire che una minorenne è la nipote di Mubarak, Berlusconi potrebbe andare in tribunale e spiegare come stanno le cose».
«Berlusconi dice che le procure lo perseguitano? Non sarà che invece è Berlusconi che perseguita se stesso?».

13. Turismo: Veneto e Friuli-vg alla ricerca di strategie comuni
(ASCA) - Venezia, 14 gen - Unire le risorse e le potenzialita' del Veneto e del Friuli Venezia Giulia per realizzare grandi progetti turistici e valorizzare le eccellenze delle Regioni. Questo il fine dell'incontro tra l'assessore veneto al Turismo Marino Finozzi e la sua collega del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, con delega alle Attivita' produttive e al Turismo. ''In un momento caratterizzato da tagli al bilancio e riduzione generale delle risorse disponibilita' - spiega Finozzi - una sinergia fra Regioni con forti affinita' sia dal punto di vista socio-economico sia da quello geografico e morfologico ci permettera' di ampliare i successi e ridurre le spese''.
Al centro dell'incontro i tre progetti di eccellenza turistica concordati dalle due amministrazioni regionali, che prossimamente andranno a Roma per il vaglio finale.
Il primo, presentato dalla regione Veneto con il coinvolgimento del Friuli Venezia Giulia, riguarda le Dolomiti della Fondazione Unesco che comprende geograficamente entrambe le regioni. Il progetto e' complementare ai lavori gia' avviati dalla Fondazione.
Il secondo progetto e' dedicato all' ''Adriatico'', altra grande risorsa naturale condivisa dalle due grandi regioni del Nordest che infatti sono i soggetti presentatori, con il Friuli Venezia Giulia capofila. Il progetto prevede la possibilita' di coinvolgere anche altre regioni bagnate dal mare: Emilia Romagna, Abruzzo, Marche e Puglia, per creare un prodotto turistico Adriatico e favorire la crescita delle presenza, della visibilita' e della promozione dell'area.
''La nostra idea - dice l'assessore Seganti - e' creare un Sistema Adriatico coordinato, che sia in grado di promuovere un prodotto, lo stesso mare e le sue coste, che gode gia' di una forte caratterizzazione e notorieta', ma che se presentato unitariamente puo' rafforzare questi lati e farne una ancora piu' forte meta turistica''.
Il terzo progetto, che vede la regione Friuli Venezia Giulia capofila e molte regioni coinvolte, riguarda un prodotto turistico emergente, il golf. fdm/sam/alf

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