venerdì 14 gennaio 2011

Notizie Federali Straordinarie della Notte, 14 gennaio 2011

Sezione furbetti:
1. Catanzaro: arrestati due dipendenti della Provincia per assenteismo.
2. Ruby: Silvio come la Caritas con lui né amicizia, né sesso.
3. Indagati anche Emilio Fede e Lele Mora.
4. Nasce un colibrì a Trieste e lo chiamano "Silvio", in onore di Berlusconi.
5. Cosa dice l'invito a comparire notificato a Berlusconi.
6. Caso Ruby, il pm: “Berlusconi deve venire in aula la prossima settimana”.
7. Friuli-Vg, Fontanini: «No al Quirinale». Ma non era stato mai invitato.
Sezione vittime dell’Italia:
8. Camorra, agguato. Giornalista scopre che la vittima è il padre.
9. Terremoto del Belice, niente cerimonie ufficiali.
10. A Torino si vota, a Pomigliano si fa «voto».
11. Cara Gelmini, la mia laurea è "inutile"? E allora pretendo il risarcimento danni.
12. Gli hotel più economici? In Campania.
Sezione culi di pietra, e cervello zero punto zero. Insomma idioti.
13. Comitato "Su la testa" da Napolitano: riportare il sud in agenda paese.
14. La sfida di rendere la Basilicata una terra da scoprire.


1. Catanzaro: arrestati due dipendenti della Provincia per assenteismo
Catanzaro, 13 gen (Il Velino) - Due dipendenti della Provincia di Catanzaro sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Soverato nell'ambito di mirati servizi per contrastare l'assenteismo predisposti dal Comando provinciale di Catanzaro. I due svolgevano servizio negli uffici distaccati di Soverato. Dovranno rispondere dei reati di truffa aggravata e continuata ai danni di un ente pubblico e di alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, i dipendenti si sarebbero assentati dal posto di lavoro complessivamente per diversi mesi. I dettagli verranno illustrati in una conferenza stampa che si terra' domani alle 11 nella sede della Compagnia carabinieri di Soverato.
(Peppe Caridi) 13 gen 2011 09:31
2. Ruby: Silvio come la Caritas con lui né amicizia, né sesso
di Karima Moual
È mattina e provo a vedere se il suo telefono è acceso. Appena uno squillo e riattacco, neanche tre secondi e mi chiama lei. «Pronto? Chi è?». «Sono Karima, Karima Moual, ti ho scritto ieri». Lei: «Ah sì, scusami ma è che sono tormentata dalla mattina alla sera. Ti posso richiamare io?». «Va bene». So che non mi chiamerà: provo a scriverle un messaggio per rassicurarla: «Karima, mi piacerebbe che venga raccontata bene la tua storia, credo ci sia una persona vera dietro i soli tacchi e trucco». Passano dieci minuti e Ruby richiama.
«Pronto? Ciao, ma parli in arabo?». Rispondo di sì. E lei inizia a parlarmi. Prima in dialetto egiziano, poi in marocchino: «Sì, sono molto stanca e ho bisogno di aiuto, non ce la faccio più, ci sono i giornalisti e i fotografi che mi assediano, ho bisogno di aiuto, ma tu è vero che racconterai solo quello che ti dico, vero? Mi posso davvero fidare, Karima?». Sì, puoi. «Se vuoi ci possiamo vedere di persona. Ma oggi passerò tutta la giornata dai miei legali». L'appuntamento è rinviato al giorno successivo.
Ma intanto Karima parla. Perché l'assedio della stampa è continuo. Lei risponde al telefonino e racconta quello che è successo e ciò che sta vivendo alla trasmissione «L'ultima parola» su Raidue. Appare amareggiata, preoccupata ma anche grata a Silvio Berlusconi: un gentiluomo che l'ha salvata «da una situazione difficile». Proprio come la Caritas. Ruby da ieri si è rifugiata a Genova in un residence nella periferia della città. Parte dalla questione più delicata. I suoi rapporti con il premier. «Rapporto sessuale no, rapporto d'amicizia tantomeno – ha chiarito –. Posso dire di aver fatto quasi un giro alla Caritas, quando ti danno la busta della spesa. Berlusconi mi ha aiutata, mi ha salvata da una situazione difficile. Posso solo essergli riconoscente, gli voglio un bene dell'anima e spero che tutto questo non lo rovinerà. Posso solo ammirarlo, parlare bene di lui, grazie a lui non sono finita sulla strada né a fare lavori indecenti». Il racconto diventa a tratti sfogo: «Mi ha aiutata senza un tornaconto ma la gente ha manipolato tutte le mie dichiarazioni. Posso capire che il presidente stia sulle scatole a tanti, ma non è giusto usare me».
Ruby è anche tornata sulle sue vicende biografiche per correggere le ricostruzioni apparse sulla stampa. Come la vicenda della sua fuga da casa. «Io non sono scappata, sono stata cacciata, sono stata ripudiata da mio padre. Lui è musulmano, io sono diventata cattolica e, se c'è qualcuno un po' intelligente che sa qualcosa della cultura islamica, può capire cosa pensa un musulmano se la figlia diventa cattolica». Non solo: il padre voleva farla sposare con un uomo molto più grande di lei.
Così ha lavorato come cameriera a Catania e poi è arrivata a Milano. E proprio a Catania, quando aveva 12 anni, ammette di aver rubato una borsa perché non aveva da mangiare né dove dormire. Ma questo è l'unico furto che dice di aver commesso. Certo non quello per cui è stata fermata dalla polizia a maggio. «Questa persona che mi ha accusata deve pagarmi i danni. Mi ha accusata di aver rubato ma io le ho sempre pagato l'affitto. È solo spazzatura». Poi la vicenda giudiziaria nella quale è finita e che l'ha travolta. «Io – ha precisato – non ho denunciato nessuno. Ho parlato con i giudici della mia vita, che non c'entra, non del presidente. Berlusconi è entrato nella mia vita solo una volta, l'ho visto solo una volta». Ruby ha anche assicurato di non averlo mai sentito. «Ci mancherebbe». Questa è oggi la versione di Karima detta Ruby. Vedremo se e quanto contrasterà con i verbali in mano alla magistratura.
3. Indagati anche Emilio Fede e Lele Mora
Avvisi di garanzia anche a Emilio Fede e Lele Mora nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby che vede indagato dal 21 dicembre 2010 il premier Silvio Berlusconi. Un comunicato del procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati ha reso noto che il giornalista e il titolare di un'agenzia di managment per artisti sono indagati per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile, in concorso con Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia per il Pdl. La nota della procura di Milano precisa quanto già comunicato questa mattina in merito all'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, per i reati di concussione e prostituzione minorile.
Allo studio della procura i tabulati telefonici
Sarebbero stati numerosi gli incontri a sfondo sessuale tra Silvio Berlusconi e Ruby. È questa la convinzione maturata dai pm Ilda Boccassini, Antonio Sangermano e Piero Forno attraverso lo lo studio dei tabulati telefonici della giovane marocchina. Sono state «indagini tecniche», riferisce una fonte investigativa, a far svoltare l'inchiesta portando all'iscrizione nel registro degli indagati di Silvio Berlusconi con le accuse di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. Il primo incontro tra il premier e la ragazza risalirebbe al 14 febbario scorso, giorno di San Valentino, quando il presidente del Consiglio avrebbe regalato alla giovane un abito. Ruby comunque ha sempre sostenuto di non avere avuto rapporti sessuali col premier. 14 gennaio 2011
4. Nasce un colibrì a Trieste e lo chiamano "Silvio" in onore di Berlusconi. E' nato un piccolo di colibrì al Centro di Miramare, a Trieste. L'uovo era stato deposto il 5 gennaio scorso. Il minuscolo volatile si chiama "Silvio" - spiega il responsabile del Centro Stefano Rimoli - "perché senza l'intervento provvidenziale del premier Berlusconi i colibrì non sarebbero più a Miramare, e perché l'uovo è stato deposto il 5 gennaio, giorno in cui Berlusconi ha telefonato al nostro Centro" per provare a sbloccare la situazione della struttura, a rischio chiusura e trasloco". La mamma del piccolo colibrì, della specie Amazilia, si trova al Centro dal 2006. Ora nutrirà nel nido il piccolo, ancora cieco e completamente senza piume, per una ventina di giorni. Caccierà moscerini per lui,  predigerendoli e poi rigurgitarli direttamente nel suo becco. Tra un mese il colibrì Silvio lascerà il nido per una vita indipendente e arriverà da adulto a pesare 5 grammi.
5. Cosa dice l'invito a comparire notificato a Berlusconi
«E' stato notificato all'onorevole Silvio Berlusconi e ai suoi difensori un invito a comparire». a dirlo in maniera concisa è il comunicato della Procura di Milano, nel quale si specifica che l'avviso a comparire è stato «corredato dalla dettagliata indicazione delle fonti di prova per le ipotesi di reato a lui ascritte», ovvero concussione e prostituzione minorile.
«In data 21 dicembre 2010 è stato iscritto l'Onorevole Silvio Berlusconi per i reati: A (81 cpv, 317, 61 n.2 c.p. (in Milano, il 27 e 28 maggio 2010); B (81 cpv, 600 bis comma 2/o c.p. (in Arcore, dal febbraio al maggio 2010, parte offesa Karima El Mahroug detta Ruby)» si legge in particolare nel comunicato.
Andando a ritroso nella ricostruzione delle possibili fonti di prova emerge che l'ultima testimonianza resa da Karima El Mahraoug, detta Ruby, ai magistrati di Milano risale all'ottobre scorso. Da allora non è più stata sentita dai pm. A dirlo è stato lo stesso legale della ragazza, Massimo Dinoia. Questo fa ipotizzare che la decisione di iscrivere Berlusconi nel registro degli indagati il 21 dicembre 2010 per i reati di concussione e prostituzione minorile (ai danni della ragazza) sia maturata in seguito ad altri accertamenti tecnici e altre testimonianze, al di là di quanto raccontato da Karima-Ruby.
Ora è «molto importante che sia fatta chiarezza» e «bisogna fare chiarezza sul ruolo che l'autorità giudiziaria ha avuto nel corso degli eventi e successivamente nella ricostruzione dei fatti» dice invece il pm della procura dei minori Annamaria Fiorillo, magistrato di turno la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 quando Karima El Mahraoug, detta Ruby, fu portata in questura a Milano. Il pm Fiorillo ha poi ricordato di aver avanzato al Consiglio superiore della magistratura «chiarimenti su quanto il ministro dell'Intero Roberto Maroni aveva dichiarato in parlamento quando descrisse una assoluta legalità sulla base di quanto emergeva dalle indagini milanesi». Inchiesta per cui sarebbe stata avanzata una richiesta di archiviazione nei giorni scorsi, anche se il pm Fiorillo ha detto: «A me non risulta nessuna archiviazione».  14 gennaio 2011

6. Caso Ruby, il pm: “Berlusconi deve venire in aula la prossima settimana”
Il presidente Silvio Berlusconi è stato invitato dai pm di Milano a comparire in tribunale tra una settimana, tra il 21 e il 23 gennaio. Berlusconi è indagato per prostituzione minorile e concussione in relazione al caso di Ruby, la minorenne marocchina che sarebbe stata più volte a casa sua ad Arcore. 14 gennaio 2011 | 16:43
7. Friuli-Vg, Fontanini: «No al Quirinale». Ma non era stato mai invitato.
UDINE. Il Leghista Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine, aveva detto: «Al Quirinale non ci vado. Non sono i tempi per andare a cena a Roma. Bisogna risparmiare», riferendosi alla cena di gala organizzata per l’incontro del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il suo omologo sloveno Danilo Turk. Ma il Quirinale ha precisato che a quella cena Fontanini non era mai stato invitato.
Il Quirinale, infatti, ha smentito di aver invitato alcuno dei presidenti delle quattro Province del Friuli Venezia Giulia alla cena di gala organizzata a Roma, in occasione della visita del presidente della Slovenia Danilo Turk, sono stati invitati solamente i sindaci. L'ufficio del cerimoniale del Capo dello Stato ha contattato telefonicamente la Provincia di Udine per puntualizzare che il presidente dell'ente friulano non figurava in realtà tra gli invitati. Ad indispettire il Colle il fatto che Pietro Fontanini abbia dichiarato che non sarebbe stato tra i commensali per risparmiare. «Non sono questi tempi – aveva dichiarato il numero uno dell'ente di area vasta - per andare a cena a Roma». (14 gennaio 2011)


8. Camorra, agguato a San Giorgio: 2 morti. Giornalista scopre che la vittima è il padre
Le indagini dei carabinieri sono proseguite tutta la notte: un proiettile vagante avrebbe colpito al torace Liguori.
NAPOLI (14 gennaio) - Sono proseguite tutta la notte le indagini per far luce sul duplice omicidio avvenuto, ieri sera, a San Giorgio a Cremano e costato la vita a Luigi Formicola, 56enne, con un vecchio precedente di polizia per estorsione e a Vincenzo Liguori, incensurato, 57enne titolare di una autofficina in via San Giorgio Vecchia, padre di una cronista del Mattino.
La dinamica. I militari hanno ascoltato persone del posto alla ricerca di indizi utili per ricostruire le modalità e il movente dell'agguato. Più chiara risulterebbe la dinamica: secondo quanto ricostruito, una o due persone a bordo di moto avrebbe fatto fuoco contro Formicola, vero obiettivo dei killer, uccidendolo sul colpo; un proiettile vagante avrebbe raggiunto al torace Vincenzo Liguori, estraneo ai fatti, che era all'interno dell'officina. A sparare una pistola calibro 9.
Il movente. Da chiarire il movente: i carabinieri stanno indagando in tutte le direzioni e non tralasciano alcuna pista. Formicola non risulta affiliato ad alcun clan (è solo omonimo ma senza legami di parentela con la cosca dei Formicola) e i militari stanno scavando nella sua vita alla ricerca del motivo dell'agguato.
Le telecamere. Una telecamera posizionata a circa 100 metri dal luogo del duplice omicidio avrebbe potuto aiutare gli investigatori a individuare i killer al momento del passaggio nella zona. Un contributo fondamentale, peraltro, in un'indagine che al momento non può contare su testimoni oculari. La telecamera, però, non è attiva. Il sistema fu installato nell'ambito di una rete tra sette comuni nata dopo la tragedia, nell'aprile del 2003, di Paolino Avella, il giovane morto in un tentativo di rapina del suo motorino, nella vicina San Sebastiano al Vesuvio. Il sistema di videosorveglianza avrebbe dovuto essere collegato ad una centrale operativa presso la sede della Polizia municipale di San Giorgio a Cremano ma il progetto è rimasto incompleto.
9. Terremoto del Belice, niente cerimonie ufficiali. Domani ricorre il 43° anniversario, ma le amministrazioni dei paesi coinvolti nel drammatico evento prendono posizione contro i biblici ritardi delle opere di ricostruzione
TRAPANI - Nessuna cerimonia ufficiale per ricordare il 43° anniversario del terremoto del Belice. È questa la decisione presa dai sindaci dei paesi colpiti dal sisma la notte del 15 gennaio del '68, quando una scossa del nono grado della scala Mercalli, rase al suolo 21 comuni e uccise oltre 400 persone.
Una presa di posizione legata ai ritardi nella ricostruzione, visto che per chiudere definitivamente quella pagina tragica della storia siciliana mancano ancora 300 milioni di euro per il completamento dell'edilizia privata e 133 milioni di euro per opere pubbliche.
Sei dei comuni che vissero quella terribile esperienza saranno protagonisti di alcuni momenti significativi di questo anniversario. La prima iniziativa si è svolta questa mattina presso la Chiesa Madre di Santa Ninfa, dove il vescovo della Diocesi di Mazara, mons. Domenica Mogavero, ha celebrato una messa di suffragio per le vittime del sisma.
Nel pomeriggio, presso il Palazzo Comunale, appuntamento con i "ricordi e le testimonianze". A Santa Margherita Belice, presso il teatro "Sant'Alessandro", si terrà alle 19 la manifestazione "Per non dimenticare", mentre in serata si svolgerà a Montevago una "Fiaccolata del ricordo" che partirà dalla Chiesa Madre fino ai ruderi del vecchio centro. Iniziative analoghe si ripeteranno domani e domenica a Salaparuta, Menfi e Partanna. 14/01/2011
10. A Torino si vota, a Pomigliano si fa «voto». Gli operai Fiat portano in spalla il patrono.
Si affidano a San Felice i precari dello stabilimento. Il parroco nell'omelia si rivolge all'azienda e ai sindacati Alla prima chiede lavoro, ai secondi di evitare i conflitti.
NAPOLI – Mentre a Torino si vota a Pomigliano si prega. Gli operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, nel giorno della festa per il santo patrono, Felice, hanno portato a spalla la statua per le vie della cittadina partenopea. Fra di loro anche alcuni precari dello stabilimento, nella speranza di poter entrare in fabbrica con l’avvio della produzione della nuova Panda. La statua, alta quasi 2 metri e dal peso considerevole di diversi quintali, interamente realizzata in legno massiccio, è stata portata a ridosso dello stabilimento Fiat e dell’area industriale di Pomigliano, in segno di buon auspicio per la ripresa produttiva ed occupazionale.
IL PARROCO ALL'AZIENDA - Durante la messa officiata dal parroco Peppino Gambardella, il prelato nella sua omelia si è rivolto alle istituzioni affinché creino le condizioni per dare lavoro ai più giovani, chiedendo allo stesso tempo ai lavoratori di sfatare la nomea di operai assenteisti e fannulloni. Poi si è rivolto ad azienda e sindacati. Ai dirigenti della Fiat «affinché diano lavoro», e alle sigle sindacali «affinché evitino conflitti e si riuniscano in un dialogo comune in difesa del lavoro e degli operai». Terminata la funzione il corteo religioso ha ripreso la processione. E mentre alcuni operai degli stabilimenti Fiat, Avio, e Pastificio Russo, stavano alzando la pedana del patrono, un libro caduto dalle mani della statua è precipitato sulla loro testa . «Un segno divino», ha ironizzato qualcuno tra i presenti.
Francesco Parrella 14 gennaio 2011
11. Cara Gelmini, la mia laurea è "inutile"? E allora pretendo il risarcimento danni
Lettera di una siciliana al ministro che in tv ha parlato di «abolire le lauree inutili in Scienze della Comunicazione
PALERMO - È su facebook da poche ore, ma ha già raccolto decine e decine di commenti di sostegno e di «mi piace», la lettera aperta al ministro dell'Istruzione Gelmini scritta da Simona Melani, laureatasi in Comunicazione d'impresa e pubblicità all'Università degli studi di Palermo. «Le sue parole a Ballarò, poche e passate forse in sordina ai più, “abolire le lauree inutili in Scienze della Comunicazione” sono state come un colpo di pistola», scrive Simona, «Se lo dice il ministro, mi sono detta, sarà vero. Io mi fido delle istituzioni, sa?».
IL RISARCIMENTO - E non a caso la ragazza palermitana intitola la sua una «Lettera aperta di una laureata "inutile" al Ministro Gelmini». Tra ironia e aperta denuncia, Simona continua chiedendosi come mai, dando quindi per assodata «l'inutilità» di questo percorso di studi, «permettete il proliferare di università private che chiedono 30.000 euro per un master in comunicazione? O è truffa o è circonvenzione d'incapace. In entrambi i casi, un reato». Quindi l'accusa, e la provocatoria richiesta di un risarcimento danni per aver dedicato anni e impegno ad una laurea «inutile» : «Ho frequentato l'università pubblica, il mio corso di laurea è stato autorizzato dal ministero da lei presieduto. Quindi io sono stata truffata dallo Stato», scrive la laureata siciliana, «E pretendo un risarcimento. Ho fatto un breve calcolo: 5 anni di tasse, di affitto – sono una fuorisede – di libri, di abbonamento ai trasporti, bollette e spese varie fanno circa 10.000 euro. Se a questo ci aggiungiamo il danno biologico – studiando la notte e lavorando di giorno, il mio fisico ne ha risentito – e i danni morali e materiali arriviamo a 20 mila euro. Che ho intenzione di chiedere all'Università di Palermo e al Ministero dell'Istruzione. Io in cambio chiedo l'annullamento della mia laurea e mi impegno a reinvestire i soldi del risarcimento in una bella laurea in giurisprudenza. E in un biglietto A/R per Reggio Calabria. Sa com'è... per l'abilitazione. Sono certa che, nell'eventuale causa, Lei mi fornirà tutto il supporto e l'appoggio possibili». «Cordialmente», si firma in fondo, «Simona Melani» 14 gennaio 2011
12. Gli hotel più economici? In Campania
Il portale «Trivago.it» non ha dubbi: una doppia standard costa 92 euro a notte. A Napoli 87 euro. NAPOLI - Dove si può trascorre un bel weekend in una meravigliosa località italiana pagando l'hotel meno che altrove? Il portale di ricerca e confronto prezzi www.trivago.it non ha dubbi: in Campania.
La nostra regione è la più economica della penisola: una camera doppia in Campania costa a gennaio 2011 in media 92 euro, con un aumento del listino locale del 2% rispetto al mese scorso, e dell’4% rispetto allo stesso periodo del 2010. Aumenti più sostenuti nel resto della Penisola, dove in media le tariffe hanno registrato un aumento del 12 su base mensile.
Tariffe molto competitive in questo inizio 2011. Napoli in particolare con 87 euro di media registra un calo del 5% rispetto al mese scorso e si rivela una delle città italiane più economiche del momento. Ischia (106€, +3%), Sorrento (89€, -7%) e Caserta 73(+1%) le altre mete più ricercate. Solo colpa dell'emergenza rifiuti? 14 gennaio 2011
13. Comitato "Su la testa" da Napolitano. Riportare il sud in agenda paese
Una delegazione del comitato promotore dell’appello "Mezzogiorno: su la testa!", guidata dal vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, è stata ricevuta ieri mattina dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
14/01/2011. La delegazione era composta dal presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Andrea Geremicca, dal presidente dello Svimez Adriano Giannola, dal presidente della Fondazione Sud, Carlo Borgomeo e dai giornalisti Marco Esposito e Luciano Cerasa.
"Abbiamo trovato nel capo dello Stato un interlocutore attento e partecipe – ha dichiarato Pittella al termine dell’incontro – al quale abbiamo sottolineato la necessita’ che il Mezzogiorno torni nell’agenda politica del paese, contrastando con un’operazione-verita’ la tendenza invalsa in ampi settori dell’opinione pubblica, grazie anche a una propaganda irresponsabile e dissennata, di considerare le Regioni del sud come una palla al piede dalla quale ci si dovrebbe liberare per far uscire il Settentrione produttivo dalla crisi’’.
"E’ un abbaglio che rischia di condannare per molti anni l’intero paese alla stagnazione e al sottosviluppo economico e sociale – ha sottolineato Pittella – l’autocritica sulle insufficienze della classe dirigente meridionale e’ doverosa, come il sottolineare le responsabilita’ della classe dirigente settentrionale in molti mali che affliggono il sud, ma occorre essere consapevoli che il Mezzogiorno e la proiezione mediterranea sono i principali spazi di crescita a disposizione per riportare l’Italia su un sentiero di crescita robusta e duratura’’. ‘’Mentre il Sud si allontana dal Nord e il Nord dall’Europa si pretende di stendere una sorta di cintura sanitaria per isolare la parte "malata" e irrecuperabile dalla parte sana, come con il federalismo tratteggiato dalla riforma in discussione in Parlamento, del quale cominciano a emergere tutte le incongruenze e i limiti di fattibilita’’ ha concluso l’europarlamentare.
14. La sfida di rendere la Basilicata una terra da scoprire
14/01/2011 di FRANCESCO LATTARULO
IMBATTENDOMI nel web ho notato con piacere un post dell'assessore al turismo della provincia di Matera Angelo Garbellano, dove sul suo blog tracciava un primo bilancio dei primi sei mesi di assessorato. In quel post si nota come si stia iniziando a mettere a valore quell'idea credibile e ambiziosa di turismo, raccontata e strutturata nel Piano Turistico Regionale lucano, della ricerca di una governance innovativa sintetizzata nei Piot, dove si ricerca una partnership fra attori pubblici e privati, per l'incentivazione del sistema turistico. La Regione Basilicata deve assumere in sé la lungimiranza governativa d'investimento, a margine di una crisi produttiva internazionale, valorizzando i diversi fattori di appeal che la contraddistinguono e differenziando la propria offerta fra i vari “Turismi” applicabili. Questo lo si fa se ci si “smarca” dall'idea conservatrice e sentimentale dell'autosufficienza della bellezza dei nostri luoghi; mi trovo convergente sulla posizione del dg Apt Perri, quando afferma che la promozione è solo una dimensione del turismo, e che c'è forte differenza tra un territorio a vocazione turistica e un territorio di destinazione turistica. Per rendere destinazione la nostra Regione, dobbiamo anzitutto partire dal “tema”, dai vari Turismi che citavo poc'anzi: dobbiamo ripartire dal Turismo Rurale, dall'Ecoturismo, dal rilancio e dalla valorizzazione del Turismo Enogastronomico (condizione imprescindibile soprattutto ora che L'Unesco ha riconosciuto la nostra “dieta mediterranea” patrimonio culturale immateriale dell'umanità). Dal Cineturismo, dal Cinespettacolo, dal Turismo Culturale dove la stella polare deve essere la città di Matera, patrimonio mondiale Unesco, che ora si gioca una sfida importantissima quale la candidatura a capitale Europea della Cultura 2019 (ottima la nuova collaborazione fra il Comune e il Teatro dei Sassi) valorizzando tutto il nostro patrimonio culturale tangibile e intangibile. Dal turismo balneare, assumendo in noi l'umiltà e il realismo di non costruire un'offerta per il turismo di massa, ma caratterizzandoci per un'offerta che si incentri, oltre che su un turismo sportivo applicabile alle nostre due coste, anche su un turismo sociale che mira alla destagionalizzazione, promuovendo pacchetti turistici per giovani ed anziani, ma che può tranquillamente differenziarsi per un'offerta specifica per ragazzi portatori di handicap, abbattendo le “barriere architettoniche” legate agli impianti di balneazione. Turismo sociale che deve essere rilanciato non solo nelle coste ma anche nell'entroterra lucano, applicabile anche al turismo termale del benessere e al turismo scolastico, in modo da valorizzare tutte le strutture ricettive lucane, ripensando anche ad una diversa strategia di prezzo legata all'offerta ricettiva, essendo così competitivi rispetto alle regioni limitrofe. Per questo bisogna risolvere prima di qualsiasi altra cosa il problema dell'accessibilità della nostra regione, mi trovo in disaccordo con chi pensa alla necessità di un aeroporto: è necessario rinforzare e creare nuove reti ferroviarie e stradali, con gli aeroporti limitrofi. Solo rendendo più accessibile il nostro territorio si potrà avere un salto di qualità, l'impostazione strutturale e le reti d'accesso sono cose non trascurabili. Oltre la riqualificazione delle “4 M” (Matera, Melfi, Maratea e Metapontino) bisogna potenziare l'accessibilità tra queste quattro aree, così da poter strutturare dei pacchetti di viaggio destinati a tour operator europei e internazionali. Attraverso una riqualificazione strutturale, la viabilità e l'accessibilità delle aree la nostra regione si trasformerà in una destinazione turistica e non rimarrà solo ed esclusivamente un territorio a vocazione turistica. Bisogna creare le condizioni affinché nel turista si inneschi la curiosità di quella “terra da scoprire”; la sfida non è semplice, ma penso ci siano le condizioni per continuare nel migliore dei modi il lavoro avviato e rilanciare così la nostra offerta turistica.
http://ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com/it/229554.html

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