giovedì 10 febbraio 2011

Neppure il Piano sud chiarisce i dubbi sulla Sassari-Olbia

Medde (Cisl) denuncia un nuovo taglio dei fondi Fas per l’isola.
ENRICO GAVIANO - OLBIA. La cortina fumogena sulla Sassari-Olbia non si è diradata dopo il Consiglio dei ministri di ieri che ha preso in esame anche il Piano sud di cui il raddoppio della strada del nord Sardegna sarebbe parte integrante.
 
Alla fine del vertice, il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, si è detto sicuro che il governo ha compiuto un altro passo avanti. «Il Consiglio dei ministri ha approvato l’attuazione del Piano per il Sud con una tabella ben precisa. Il timing prevede una discussione da chiudere entro febbraio con la Commissione europea, poi ci sarà una chiusura definitiva della ricognizione delle vecchie risorse e un confronto finale con le regioni. Dal primo di marzo ci sarà l’approvazione definitiva delle delibere Cipe sugli interventi regionali e nazionali. Entro la fine di aprile verrà definito il meccanismo su chi deve fare e che cosa».
Nel comunicato stampa pubblicato sul sito Governo.it si precisa, ancora, che «Le fasi attuative in corso, tra l’altro, prevedono: la revisione dei programmi comunitari, regionali, interregionali e nazionali per l’accelerazione della spesa d’intesa con la Commissione Europea, nonché il confronto con le Regioni per la revisione dei Programmi attuativi regionali (Par) e il finanziamento degli interventi strategici; la presentazione al Cipe della ricognizione delle risorse Fas 2000-2006 e liberate; l’approvazione degli interventi strategici nazionali e la riprogrammazione dei Par; la sottoscrizione dei contratti istituzionali di sviluppo che riguarderanno ciascuna delle otto priorità del Piano per il Sud».
C’è spazio, frugando in questo comunicato in perfetto burocratese, per sperare che la Sassari-Olbia a 4 corsie diventi presto realtà? Un dubbio sorge, almeno pensando al fatto che le risorse Fas richiamate non sono quelle che la Sardegna attende da tempo. I circa 400 milioni per il raddoppio della strada infatti, arriveranno dai fondi Fas 2007-2013 per la Sardegna. E di quelli si sa solo, al momento, che sono stati decurtati dal governo Berlusconi. L’argomento lo ha ripreso proprio ieri Mario Medde, segretario regionale della Cisl. «La Sardegna, per la programmazione 2007-2013, avrà una riduzione dei fondi Fas di 216 milioni di euro, cioè passerà da quasi due miliardi e 163 mln euro a un miliardo e 946 mln euro. Un taglio apportato dal Cipe l’11 gennaio con la riprogrammazione delle risorse Fas». Mario Medde ha chiesto alla Giunta regionale, anche per questo, di riaprire il confronto sulla questione delle entrate e sulla programmazione e spendita dei fondi comunitari.
Un taglio che, per Carlo Mannoni, vicepresidente della giunta regionale guidata da Soru, è stato solo ratificato l’11 gennaio. «In realtà quei milioni sono spariti da tempo - dice l’esponente del Pd -. Circa 111 milioni sono stati assegnati alla Maddalena per il G8, cioè per l’organizzazionew di un evento internazionale. Altri 116 circa invece, sono spariti con una delibera del Governo Berlusconi e sono serviti per la Finanziaria».
L’unico fatto certo di ieri è che l’assessore regionale ai lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, ha incontrato il nuovo responsabile del compartimento regionale dell’Anas Oriele Fagioli. «Auspichiamo una proficua collaborazione - ha detto l’assessore -. Dobbiamo raggiungere risultati molto attesi, fra cui la Sassari-Olbia. Partendo sempre dal presupposto che la Regione Sardegna partecipa, sempre e in misura massiccia, allo stanziamento di risorse per le strade statali».
Sulle dichiarazioni di Fitto, l’assessore invece si è mostrato cauto. «Attendiamo l’elenco delle opere che verranno finanziate - ha commentato Sannitu -. Senza vedere gli atti concreti, ora è inutile esprimere dei giudizi».


 

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