lunedì 15 novembre 2010

Conti in tasca al Comune di Palermo:politici e amministratori costano 9 mln


I dati in uno studio commissionato dal consigliere comunale del Pd Davide Faraone.
di Giovanna Pirrotta - 15 novembre 2010
PALERMO - La politica a Palermo costa troppo. Parola di politico. Sarebbe di oltre nove milioni di euro, infatti, la spesa per l’indennità di sindaco, vicesindaco, assessori, consiglieri comunali e di circoscrizione nonché i compensi di dirigenti delle municipalizzate. A fare i conti è il consigliere comunale del Pd, Davide Faraone, che denuncia: «È una cifra eccessiva, bisogna tagliare riducendo innanzitutto il numero degli assessori da 15 a 10, eliminando i consigli di amministrazione delle aziende ex municipalizzate, dando il foglio di via ai quattro esperti del sindaco e, infine, scegliendo come direttore generale un impiegato interno all’amministrazione».

LA GIUNTA - Secondo lo studio commissionato dall’esponente del Pd il primo cittadino vanterebbe una retribuzione mensile di 10mila euro per un totale annuale di 121mila euro, il suo vice raggiungerebbe i 7mila euro mensili e 90mila annuali. Agli assessori toccherebbero invece più di 6mila euro al mese. Per i quindici componenti dell’esecutivo la spesa complessiva annuale sarebbe, quindi, di 1milione e 181mila euro.

IL CONSIGLIO - Ai consiglieri comunali spetterebbe un’indennità mensile di poco più di 3mila euro al mese. Moltiplicato per i cinquanta inquilini di Palazzo delle Aquile si arriverebbe ad un costo annuale di 1 milione e 965mila euro. A questo, però, si dovrebbero anche aggiungere anche altri 930mila euro di rimborsi e oneri che finirebbero sempre nelle tasche dei consiglieri. Quanto al direttore generale, la sua retribuzione mensile sarebbe di 20mila euro mentre quella annuale di 240mila euro.

I CONSULENTI E LE PARTECIPATE - Inoltre, lo studio reso noto dal consigliere comunale cita anche la spesa di 200mila euro per i quattro esperti di Diego Cammarata, gli 850mila euro per i rimborsi che spetterebbero ai consiglieri di circoscrizione ai quali bisognerebbe aggiungere anche 220mila euro di indennità. Quindi, l’elenco continua con le cifre relative alle ex municipalizzate: 119mila euro il Cda dell’Amap, 125mila Amap, 119mila consiglio di amministrazione Amat e 125mila collegio sindacale, cifra identica per Cda e collegio sindacale di Amg energia. Infine, lo studio cita una spesa di 21mila euro per il liquidatore di Costruzioni industriali, 9mila euro per l’amministratore unico di Energy auditing srl, 46mila euro per Amia Essemme, 108mila euro per il Cda della Gesip, 49mila euro per l’amministratore unico di S.P.O. srl, 25mila per l’amministratore unico di Gesip Servizi srl, 119mila euro per il Cda della Sispi e 125mila per il collegio sindacale, 9mila e 600 euro per l’amministratore di Palermo Ambiente, 462mila euro per la Gesap, 32mila per Acquedotto biviere. «Su quasi 10 milioni di euro ogni anno – conclude Faraone - si potrebbe risparmiare ogni anno quasi un milione e mezzo di euro».
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