sabato 11 dicembre 2010

Efisio Arbau: il finanziamento “de minimis” è illegale

Lettera aperta del coordinatore del movimento politico La Base, l’avvocato-pastore Efisio Arbau, in riferimento al bando di finanziamento “de minimis” disposto dalla Regione Sardegna in favore dei pastori dell’isola. Il movimento preannuncia la richiesta di modifica del bando e non esclude una battaglia lega.

"Con la pubblicazione del bando per il sostegno al comparto ovicaprino e l'ammissione agli aiuti previsti dalla legge regionale n. 15/2010 (cc.dd. leggina agricola), la giunta regionale ha completato il lavoro di umiliazione del comparto agropastorale della Sardegna. Il nostro movimento ha già avuto modo di commentare, articolo su articolo, il provvedimento che ha di fatto vanificato le aspettative dei tanti pastori che nei mesi scorsi hanno manifestato le difficoltà del settore. Chiedevano un piano agricolo per superare la crisi e disegnare la nuova agricoltura ed hanno ottenuto la miseria dell'assistenza senza nessun progetto per il futuro. Questo nonostante la domanda di prodotti alimentari aumenti nel mondo e la potenziale capacità produttiva delle nostre aziende. Ma dicevamo del bando. Una vergogna i criteri di riparto, avendo inserito anche i dopolavoristi con 35 pecore e penalizzato i pastori costituiti in società, ma soprattutto, le cause di esclusione previste all'articolo 6, punto 2. Per ottenere il contributo de minimis, che sulla carta dovrebbe premiare i pastori che vogliono aggregarsi e che producono latte di qualità, le imprese devono essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali e non aver riportato condanne negli ultimi cinque anni. Per i non addetti ai lavori una ovvietà, ma non per chi conosce bene il settore. Non esiste per nessun altro aiuto agricolo europeo. In campo previdenziale esistono, infatti, una marea di contenziosi che di fatto impediscono qualsiasi regolarizzazione. La situazione riguarda la maggioranza delle nostre aziende ed è riferibile a pregresse gestioni dell'ente previdenziale che non ha fornito ai pastori neanche i dati dell'effettivo indebitamento. La causa di esclusione è, peraltro, illegittima poiché il diritto al contributo è un interesse legittimo che prescinde da qualsiasi situazione contributiva e previdenziale. Per questi motivi il nostro movimento chiede alla Regione Sardegna l'immediata modifica del bando, almeno relativamente alle cause di esclusione. In tutti casi, invitiamo i pastori a presentare domanda con l'impegno (a titolo gratuito) di assisterli in una eventuale fase contenziosa, anche davanti al Tar Sardegna. Noi siamo dalla loro parte".
Efisio Arbau
9 dicembre 2010
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