lunedì 6 dicembre 2010

Italia: un imprenditore rovinato dalla mafia vende i propri organi su Internet.


Articolo di Giustizia, pubblicato mercoledì 17 novembre 2010 in Svizzera.
[Articolo originale "Italie: un entrepreneur ruiné par la mafia vend ses organes sur internet" di Agence France Presse]
[24 Heures]
Un imprenditore edile italiano ha dichiarato ad AFP [Agenge France Presse, N.d.T.] che, dopo aver denunciato la mafia siciliana per estorsione ed essere fallito quando i clan gli avevano completamente sospeso ogni contratto, ha deciso di mettere in vendita su Internet i propri organi.
Otto persone erano state arrestate, quando l’imprenditore Ignazio Cutro li aveva denunciati per estorsione, ad Agrigento. I clan mafiosi si sono quindi vendicati, facendo in modo che fallisse. Cutro, 44 anni, pur essendo cofondatore dell’associazione anti-racket Libera Terra, attivissima nella regione agrigentina con lo scopo di sensibilizzare i commercianti e gli imprenditori nella lotta contro la mafia, afferma di essere stato abbandonato a se stesso delle autorità.

Cutro, che ha anche creato un blog (www.ignaziocutro.com), durante un’intervista telefonica ha spiegato ad AFP: “Vendo i miei organi per impedire che la mia azienda fallisca, e per cercare di avere ancora un tetto sopra la testa”. Secondo lui, però, la mafia sta vincendo, poichè lo ha privato di ogni forma di sussistenza. “Se ti rifiuti di pagare, ti distruggono. Hanno distrutto i miei beni, incendiato le mie proprietà”, ha denunciato. “Ho ricevuto lettere anonime a casa. In una di queste era scritto: *Vediamo se resti onesto quando sarai in coma o morto*”, ha raccontato

Nel suo blog, dichiara che gli resta “una sola cosa da fare per sfamare la sua famiglia : vendere i propri organi, a cominciare dai reni”. “Non crediate che stia scherzando. Sono disponibile per qualsiasi richiesta, sia che si tratti di reni, che di una parte di fegato o una gamba ( … ) Sono pronto a tutto per impedire alla mafia di vincere”, ha sottolineato. “Se qualcuno è interessato mi mandi una mail. Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio. Che la mafia vada al diavolo, ribellatevi !”, ha aggiunto. Cutro afferma disperato che lo Stato se ne lava le mani : non vuole affrontare direttamente la mafia. 
Fonte: http://italiadallestero.info/archives/10530


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