15 dicembre 2010 | 15:11
Motivo? Un’allergia parecchio fastidiosa all’ambrosia, un’erba che abbonda in particolare vicino Varese e che ha portato la poliziotta allo stremo. Forse, a voler malignare, un’allergia anche alle brume del Nord. Insomma, la poliziotta, chiamata Caterina, ha chiesto e ottenuto il trasferimento, ma il suo caso si è subito complicato.
Il capo della polizia Manganelli ha provato a farla restare. Ma poi lei ha fatto ricorso al Tar della Lombardia, che le ha dato ragione. E ora la sentenza fa già discutere. Non che tutti gli allergici fuorisede abbiano diritto a tornare nella città natale: il fatto è che oggettivamente l’ambrosia infesta la zona di Malpensa più che altrove. Secondo una ricerca dell’Istituto allergologico lombardo dell’agosto scorso, nel comune di Castellanza, a pochi chilometri dall’aeroporto, si arriva ad un picco del 15 per cento di allergici.
“La ricorrente – si legge nella sentenza – ha addotto a sostegno della propria domanda di trasferimento presso la Questura di Brindisi la circostanza di essere allergica al polline di ambrosia, sostanza molto diffusa nell’area dove è ubicato l’aeroporto di Milano Malpensa ove ella presta servizio; e che tale allergia le provocherebbe gravi problemi di salute, talvolta risolvibili sono con l’urgente ricovero presso strutture ospedaliere; la ricorrente riferisce altresì che analoga allergia ed analoghi problemi di salute affliggono il proprio figlio minore”.
Ma il ministero dell’Interno ha un’altra versione: Caterina ha altre allergie oltre a quella per l’ambrosia, che difficilmente migliorerebbero in un’altra zona geografica. Alla fine il Tar ha dato ragione a lei e, a meno che non venga presentato ricorso al Consiglio di Stato, Caterina può restare in Puglia.
asterisco
Caterina mi piace. Parecchio.
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