giovedì 23 dicembre 2010

Lombardo: Perché non si violi lo Statuto ricorreremo alla Consulta

scritto da Raffaele Lombardo
In questo contesto di crisi, così come era 60 anni fa quando si lottò per l’autonomia e si ottenne lo Statuto speciale, le norme dello Statuto erano lo strumento attraverso cui avviare il superamento della condizione di emarginazione. Lo Statuto non è stato rispettato. La politica e i governi siciliani non hanno prodotto questi effetti.


Oggi in un momento di crisi credo che i siciliani si rendano conto che c’è da rialzare la testa e quella bandiera.

Il presidente della Regione ha il rango di ministro e partecipa al Consiglio dei ministri quando questo si occupa di provvedimenti che riguardano la Sicilia. Non è stato fatto da molto tempo a questa parte?. Bene, ricorriamo alla Corte Costituzionale perché viene violato lo Statuto che ha lo stesso rango della Costituzione. Abbiamo acquisito la consapevolezza, la responsabilità e la determinazione per ricorrere ed invocare il rispetto della legge da parte del governo.

Hanno detto che siamo cialtroni perché non abbiamo speso i fondi del Fas entro il 2006: molti di questi soldi sono in mano di Anas e Ferrovie dello Stato che non hanno speso. Operiamo in regime di monopolio, le strade e le ferrovie avrebbero dovuto farle loro. Noi stiamo facendo una causa civile per chiedere il risarcimento dei danni che sono di immagine e di sostanza perché non aver fatto ferrovie veloci e strade ha comportato un ritardo nello sviluppo.

E’ stata fatta una delibera del Cipe che ha penalizzato il sud e la Sicilia? Ricorriamo contro queste delibere perché ci sono leggi che sono state violate. La nostra non è una lotta per il piacere di alzare una bandiera o per volere rompere. E’ esattamente il contrario: vogliamo unificare questa Italia dopo 150 anni, visto che fino ad oggi si è lavorato per separarla.

Vogliamo recuperare sul reddito, sull’occupazione, sulle infrastrutture. Leggiamo queste cose in tutte le leggi. L’ultima quella sul federalismo: perequazione infrastrutturale. Ma come? Se dei 22 miliardi del Cipe la maggior parte sono andate al nord e solo le briciole al sud? E’ una vergogna.

Noi non diciamo, come altri fanno, che vogliamo prendere i fucili. Noi vogliamo ricorre alla legge e aprire gli occhi e capire che dobbiamo dotarci di una forza politica del territorio e finire di farci ingannare dai partiti nazionali che rispondono a logiche che fanno gli interessi del nord. Noi, in ogni caso, non faremo passare liscio nulla.
http://www.raffaelelombardo.it/2010/12/23/perche-non-si-violi-lo-statuto-ricorreremo-alla-consulta/
 

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