giovedì 23 dicembre 2010

Banca d'Italia: L'affidamento dei lavori pubblici in Italia

Questioni di Economia e Finanza
Numero 83 – Dicembre 2010
L'affidamento dei lavori pubblici in Italia: un'analisi dei meccanismi di selezione del contraente privatoaffidamento si dei meccanismi di selezione del contraente.
Di Francesco Decarolis, Cristina Giorgiantonio e Valentina Giovanniello


6. Conclusioni
Nonostante le numerose riforme che hanno interessato il settore negli ultimi anni, il sistema italiano degli appalti pubblici risulta caratterizzato da un’elevata frammentazione ed esposto in misura considerevole ai rischi di collusione, corruzione e rinegoziazioni successive con gli aggiudicatari dei contratti. Carenze sono, inoltre, presenti sul piano della progettazione degli interventi.

I risultati dell’indagine portano a concludere che miglioramenti potrebbero discendere:
i) dall’eliminazione – per ridurre i rischi di collusione tra le imprese – del ricorso all’esclusione
automatica delle offerte anomale (aste AB), purché unitamente al rafforzamento dei presidi contro i
rischi di inadempimento dell’aggiudicatario, in particolare attraverso l’introduzione di forme di
accentramento del processo di valutazione dell’anomalia delle offerte, l’innalzamento degli importi
attualmente previsti per le polizze fideiussorie prestate dagli offerenti e la piena operatività della
garanzia globale di esecuzione;
ii) da una maggiore attenzione per la progettazione degli interventi attraverso la centralizzazione di
tale attività e l’adozione di normativa tecnica di dettaglio, per gli appalti più semplici;
iii) da una maggiore valorizzazione del criterio selettivo basato sull’offerta economicamente più
vantaggiosa e da migliore disciplina del dialogo competitivo per gli appalti complessi, al fine di
assicurare in maniera più efficace un contenimento dei costi per la PA che si associ ad adeguati livelli
qualitativi dell’opera pubblica;
iv) per bilanciare la maggiore discrezionalità così attribuita alla PA, da un rafforzamento delle misure
di contrasto ai fenomeni di corruzione, specie attraverso la riorganizzazione degli organismi di
attestazione, un inasprimento dei controlli relativi alla sub-contrattazione e una maggiore trasparenza
delle informazioni.
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/QF_83/QEF_83.pdf
 

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