martedì 11 gennaio 2011

Ecco il piano straordinario per il lavoro in Puglia


BARI – «L'insoddisfazione dei lavoratori in Puglia e in Italia è data dal fatto che siamo dentro ad un quindicennio di politiche sociali e feroci, di destra che hanno messo al centro il diritto a licenziare e delocalizzare e non il diritto al posto di lavoro ed al reddito per una famiglia». Lo ha detto il presidente della Giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, presentando il piano straordinario per la Puglia.

«In questo piano – ha spiegato ai giornalisti – ci sono 340 milioni di euro, una cifra considerevole. Da un lato li investiamo in una linea che si occupa di salvaguardare l'occupazione che c'è, di dare qualche strumento in più a chi vive nella zona del disagio e della precarietà; li investiamo anche in un’altra linea perchè si possa produrre nuovo lavoro soprattutto per i giovani e per le donne».

Questo – ha aggiunto Vendola – è un piano per il lavoro che può essere perfettibile e per questo abbiamo deciso di farlo governare da una cabina di regia in cui le forze sociali sono tra i registi». Sono 43 gli interventi previsti per oltre 52 mila fruitori; i bandi saranno attivi nei primi sei mesi dell’anno.

CAPONE: SI PUNTA SULLA FORMAZIONE
«Il Piano straordinario per il lavoro in Puglia, punta sulla formazione ed è un completamento delle politiche anticicliche messe in campo dal governo Vendola». Lo ha spiegato la vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, presentano, insieme con il presidente della giunta pugliese, Nichi Vendola, il piano straordinario del lavoro per la Puglia.
«Si collega – ha spiegato – ad un complesso di politiche, della formazione, dei giovani e dello sviluppo. Per generare occupazione stabile puntiamo molto sulla formazione legata alla ricerca ed alla aziende, alla loro crescita d’innovazione».

Un percorso che passa anche dal finanziamento, con 20 milioni di euro, di 'Ritorno al futuro 2011'. «Rifinanziamo – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Nicola Fratoianni – uno degli strumenti che in Puglia ha avuto più successo e lo facciamo con un’importante innovazione legata al 'biglietto di ritorna' dei giovani in Puglia, dopo la loro formazione».
«In questo bando – ha aggiunto – mettiamo una sorta di dote per l’assunzione (10mila euro annui per il primo anno), legandola ai giovani di ritorno al futuro ed alle aziende disponibili ad assumerli. I tempi del bando saranno decisi dalla cabina di regia che dovrà stabilire le priorità dei diversi strumenti presenti nel Piano per il lavoro».
11 Gennaio 2011
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=395589

  

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