martedì 11 gennaio 2011

Monnezza, mille tonnellate di business in arrivo nel Lazio, da Napoli

Creata il 11/01/2011 - 12:30
Rossella Anitori
LAZIO. Malagrotta è satura e i sindaci non vogliono nuove discariche. La Polverini, però, apre le porte alla Campania. Bonessio (Verdi): «Nell’accordo c’è ampio spazio per la speculazione».


Il Lazio spalanca le porte ai rifiuti provenienti dalla Campania. L’accordo sottoscritto tra il governatore Renata Polverini e la giunta guidata da Stefano Caldoro è operativo: nei prossimi tre mesi nelle discariche laziali arriveranno 1.000 tonnellate di immondizia. Una quantità che si somma a quella che già normalmente arriva dalla regione Meridione, ma che secondo il presidente Polverini, non creerà particolari problemi alla regione. Eppure dai fatti non si direbbe: solo 10 giorni fa, alla notizia che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, avrebbe voluto smaltire i rifiuti della Capitale in provincia, nel Lazio si è levato un polverone. I sindaci di oltre 30 Comuni hanno rivolto un appello unitario al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al premier Silvio Berlusconi, scongiurando l’apertura di una nuova discarica nella Regione.

Sì perché la buca più grande d’Europa, quella di Malagrotta, è sull’orlo del collasso e, visto che la Regione Lazio si è da sempre contraddistinta per politiche poco lungimiranti in tema di rifiuti, bisogna fare in fretta a trovare un posto dove realizzare una nuova discarica. A meno che non si voglia ricorrere al commissariamento. Un’ipotesi che giorno dopo giorno si fa sempre più reale, anche perché piuttosto che alleggerire il carico si fa di tutto perché questo aumenti. «Siamo decisamente preoccupati dall’approssimazione con la quale la presidente Polverini ha condotto l’accordo per lo smaltimento di 1.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani nel giro di tre mesi» dice Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio, riferendosi al fatto che nell’intesa tra le due Regioni non viene chiarito dove finiranno gli scarti provenienti dagli stabilimenti campani.

«A differenza degli accordi con altre Regioni, dove vengono definiti prezzi, luoghi e opere di compensazione ambientali per una corretta gestione di questi rifiuti, nel protocollo d’intesa tra il Lazio e la Campania non c’è n’è traccia. Ed è ovvio -  aggiunge Bonessio - visto che il Lazio rischia di andare in emergenza rifiuti proprio perché non si vuole affrontare il nodo delle discariche». Secondo il presidente regionale dei Verdi, però, ci sarebbe di più: «In questa voluta indeterminatezza - dice - si lascia ampio spazio alle speculazioni visto che per quanto riguarda i prezzi di conferimento dei rifiuti, l’accordo lascia spazio alla trattativa diretta, e non gestita dal pubblico, tra i soggetti campani che conferiscono i rifiuti e quelli del Lazio che li gestiranno».

Il punto 6 della delibera 1.002 del 30 dicembre 2010 della Regione Campania non lascia dubbi in merito: «I costi di conferimento e le modalità di pagamento - recita il documento - verranno pattuiti e saldati direttamente dai i gestori degli impianti della regione Campania conferenti con quelli degli impianti della regione Lazio nei quali saranno smaltiti i rifiuti». A guadagnarci, quindi, saranno ancora una volta gli imprenditori.

URL di origine: http://www.terranews.it/news/2011/01/rifiuti-mille-tonnellate-di-business-arrivo
 

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