lunedì 29 novembre 2010

AI DISTRETTI DEL SUD 900 MILIONI


Sbloccati i fondi Ue per i poli tecnologici di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
Francesca Barbieri

Dopo l`approvazione del piano per il sud, arrivano i fondi per rilanciare i distretti tecnologici delle quattro regioni «convergenza».
Con un`iniezione di oltre 900 milioni di euro il ministero dell`Università ha sbloccato le risorse europee dirette a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per rafforzare i migliori modelli di partnership pubblico-privato e sostenere la nascita di nuove unioni. Una dose massiccia dì capitali che contribuirà ad alzare il livello d`impiego dei fondi Ue 2007-2013, la cui spesa è al momento ferma sotto la soglia del 10 per cento.

La fetta maggiore (526 milioni) del budget sarà veicolata verso la creazione di nuovi distretti o aggregazioni che si andranno ad affiancare ai dieci poli tecnologici già operativi nelle quattro aree interessate: dall`Imast (ingegneria dei materiali compositi e polimerici) di Napoli al Dare (agroalimentare) di Foggia, dal distretto specializzato nel restauro dei beni culturali di Crotone al polo nanotech di Catania.

Sui poli esistenti le intenzioni del Miur sono chiare: poten- ziare solo i migliori modelli di aggregazione pubblico-privato, capaci di sviluppare la collaborazione tra grandi e piccole imprese su progetti innovativi.

La selezione dei distretti da rafforzare avverrà infatti attraverso l`esame di piani di sviluppo strategico di durata almeno quinquennale, abbinati a specifici progetti di ricerca, sviluppo e formazione.

«I poli fortemente radicati sul territorio - commenta Renato Ugo, presidente dell`Airi, Associazione italiana ricerca industriale - stanno producendo buoni risultati, altri invece appaiono come corpi estranei all`interno dei contesti di riferimento.

Sarà fondamentale assegnare in modo selettivo le risorse, non più a pioggia come è stato fatto in passato».

L`intensità degli aiuti comunitari prevede il cofinanziamento pari al 5o% dei costi sostenuti per l`attività di ricerca industriale e del 25% di quelli legati allo sviluppo sperimentale. Il contributo aumenta del 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole.

Il costo di ogni singolo progetto dovrà essere compreso tra 5 e 25 milioni, con durata non superiore a tre anni.

Sul fronte dei nuovi poli tecnologici, in Sicilia si sta lavorando alla progettazione di un distretto biomedico, da affiancare a quelli già esistenti nel campo dei micro e nanosistemi, nell`agrobio e pesca eco-compatibile, dei trasporti navali commerciali e da diporto. «La giunta - riferiscono dall`assessorato regionale alle attività produttive dovrebbe dare il via libera anche al business plan per un nuovo distretto sull`energia».

La Campania potrebbe affiancare all`unico distretto già operativo (ingegneria dei materiali) altri poli negli ambiti definiti strategici dall`accordo quadro statoregione:

aerospazio-aeronautica, edilizia sostenibile, Ict, materiali avanzati, risparmio energetico, salute dell`uomo e biotecnologie, sicurezza e ambiente, trasporti e logistica avanzata.

In Puglia la maggior parte delle risorse (135 milioni su 225) andrà a potenziare i distretti già esistenti.

«Il grado di maturità dei nostri quattro centri è diverso spiega Davide Pellegrino, direttore dell`area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione : stiamo cercando di creare a livello regionale un sistema di valutazione per misura- re concretamente l`efficacia di questo modello di ricerca».

In Calabria, invece, il grosso delle risorse (136 milioni su 160) è focalizzato sulla creazione di nuovi distretti tecnologici.

«Stiamo cercando di identificare una serie di poli di innovazione - spiega il dirigente generale Massìmiliano Ferrara -: dai trasporti ai beni culturali, dalle energie rinnovabili alla salute. Gli ambiti che otterranno i finanziamenti dovranno essere gestiti in una logica di mercato per valutare l`effettiva redditività delle attività svolte».

La graduatoria degli studi di fattibilità dei nuovi distretti verrà determinata sulla base di una serie di caratteristiche individuate dal Miur: spiccata vocazione internazionale, interesse per il sistema delle imprese, elevato impatto economico sul territorio.

Dal 16 dicembre al 15 febbraio saranno raccolti i progetti. Poi si aprirà l`istruttoria. « È auspicabile - conclude Renato Ugo - una valutazione trasparente e tempestiva, che consideri i progetti in un`ottica nazionale, per non replicare esperienze già presenti nel resto del paese».
francesca.barbieri@ilsoLe24ore.com
Da "IL SOLE 24 ORE" di lunedì 29 novembre 2010

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