lunedì 29 novembre 2010

Ue, deficit Italia oltre il 3% anche nel 2012


ROMA - Crescita moderata, di poco oltre l'1% nel 2010 e nel 2011, ma soprattutto deficit non allineato ancora nel 2012.
Le previsioni economiche d'autunno della Commissione Europea prospettano un andamento mediocre dell'economia italiana almeno nei prossimi due anni. Secondo il rapporto, in Italia il Pil salirà nel 2011 dell'1,1%, lo stesso tasso di quest'anno, mentre nel 2012 la crescita sarà leggermente superiore (+1,4%), anche se resterà inferiore di circa mezzo punto rispetto alla media dell'Eurozona. Quanto al disavanzo, dopo il picco del 5,3% nel 2009, il rapporto deficit/Pil è destinato a scendere, ma più lentamente del previsto: quest'anno sarà al 5%, l'anno prossimo al 4,3% e nel 2012 al 3,5%.
Di conseguenza, le misure già previste nei provvedimenti sui conti pubblici potrebbero non essere sufficienti, ipotizza il commissario agli Affari Economici e Finanziari Olli Rehn. "E' fondamentale che l'Italia rispetti i suoi obiettivi fiscali. Se necessario - ha detto Rehn - dovranno essere presi ulteriori provvedimenti. Ne sapremo di più quando faremo le valutazioni su misure e obiettivi nella procedura per deficit eccessivo".

Piano per il Sud, Ue: "Sui fondi decidiamo noi". Non è detto che l'Unione Europea decida di finanziare.
Johannes Hahn, ha fatto sapere che prende nota "con interesse" del recente annuncio del governo italiano sul piano per il Sud e preannuncia che lo esaminerà con attenzione e in modo approfondito, ma ricorda che "un'eventuale riprogrammazione dei programmi operativi dei fondi strutturali" finanziati dall'Ue deve essere decisa da Bruxelles. "I servizi della commissione - spiega Hahn - dovranno analizzare insieme al governo e alle Regioni interessate l'impatto di una riprogrammazione degli interventi dei fondi strutturali sugli obiettivi condivisi e sul rispetto della tempistica comunitaria".

Disavanzo: previsioni peggiori di quelle del governo. Infatti le ultime stime del governo Le stime sul deficit, spiega il rapporto di Bruxelles, tengono conto sia della manovra finanziaria per il 2009/2011 adottata nell'estate 2008 sia di quella del maggio scorso che riguarda il periodo 2011/2013, anche se con "una valutazione meno ottimistica sull'efficacia di qualche misura per combattere l'evasione fiscale", indicano il 5% quest'anno, il 3,9% il prossimo e il 2,7% nel 2012.

Ue meno ottimista anche sul debito. Anche per quel che riguarda il debito pubblico, le previsioni dell'esecutivo europeo sono un po' meno ottimiste di quelle del governo: la Commissione Ue indica un 118,9% nel 2010, un 120,2% nel 2011 e un 119,9% nel 2012. Il governo prevede un calo al 117,5% ne 2012.

Pil, crescita "moderata". Il Pil italiano crescerà dell'1,1% nel 2011, restando quindi agli stessi livelli del 2010, e dell'1,4% nel 2012, circa 0,5% punti sotto la media dell'eurozona. Secondo Bruxelles, l'Italia avrà una "crescita moderata" di cui le esportazioni saranno il "principale veicolo". "Ci si aspetta che l'economia italiana ritorni ai tassi di crescita moderata pre-crisi", si legge nel documento di Bruxelles, in quanto "le debolezze strutturali dietro una insoddisfacente crescita della produttività nell'ultimo decennio peseranno ugualmente sulla capacità dell'economia di riprendersi velocemente dalla seria perdita di produttività registrata durante la recessione".

Eurozona, la Germania guida la crescita. Nell'Eurozona è la Germania a dare il la alla crescita con un incremento del Pil quest'anno del 3,7%. La Francia si deve accontentare dell'1,6%, l'Italia cresce ancora meno, all'1,1%. In recessione si trovano ancora Irlanda (-0,2%), Grecia (-4,2%) e Spagna (-0,2): l'anno scorso erano sotto zero tutti i Paesi dell'Unione Monetaria. Il Portogallo cresce dell'1,3%.

Media Ue superiore a dato italiano. Il Pil dell'Ue crescerà dell'1,75% nel 2010-2011 e arriverà al 2% nel 2012. La Commissione europea afferma che ci sarà una "continuazione della ripresa che è attualmente in corso nell'Ue", e una "performance migliore del previsto" ha motivato una "significativa revisione al rialzo della crescita annuale rispetto alle previsioni di primavera". Tuttavia, afferma Bruxelles, verso la fine dell'anno e nel 2011 ci sarà una "moderazione dell'attività" economica, per riprendere poi nel 2012 con il ritorno di una domanda interna rafforzata.
(29 novembre 2010) 15:16
Fonte:
http://www.repubblica.it/economia/2010/11/29/news/ue_pil_italia_1_1_nel_2010_e_2011-9638090/?rss

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