lunedì 29 novembre 2010

Pronta una discarica nel Nolano


Servirà Napoli in attesa del termovalorizzatore
NAPOLI — A terra, a Napoli, restano ancora tremila tonnellate di spazzatura.
Ma Silvio Berlusconi ha ritoccato il margine temporale entro il quale sarà ripulita la città: «Credo — ha affermato sabato — che ci impiegheremo meno di due settimane». Il premier, nel corso della sua riunione-fiume in prefettura, ha annunciato che non saranno aperte nuove discariche; tuttavia, Provincia di Napoli, Regione Campania e rappresentanti dell’area nolana hanno già individuato un sito, tra Roccarainola e Tufino, in grado di assicurare la capacità di accogliere rifiuti per tutto il tempo necessario alla realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est. Un sito in che ingoierà 300 mila tonnellate di spazzatura tritovagliata proveniente dagli stir. Assieme all’apertura, programmata per martedì prossimo, di Macchia Soprana a Serre, nel Salernitano, della capacità di 150 mila metri cubi e, quindi, con la prospettiva di godere di un’autonomia di almeno due anni, il ciclo di smaltimento dovrebbe essere nuovamente attivato. «Alleggerendo le discariche delle province interne di 750 tonnellate al giorno dei rifiuti salernitani— ha commentato l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano — ci ritroveremo soltanto con il surplus della produzione di Napoli da risolvere, vale a dire 600 tonnellate quotidiane che rappresentano la metà di quanto prodotto in città e già destinata a Chiaiano».

Certo, i calcoli appaiono confortanti. Ma resta la precarietà del percorso strutturale, almeno fino a quando non sarà attiva la nuova discarica nel Nolano che, presumibilmente, sarà inserita nel testo legislativo quando il decreto, tra sessanta giorni, dovrà essere convertito. L’approvazione parlamentare, tra l’altro, è legata anche ad ulteriori aggiunte, come la proroga di un anno della gestione del ciclo rifiuti alla struttura ex commissariale.Malgrado la sollecitazione telefonica di Berlusconi alla sindaca di Milano, Letizia Moratti («Ma come, Letizia— le ha detto nel corso della riunione in prefettura— Alemanno mi invia a Napoli dieci autocompattatori e tu soltanto sette?») l’Azienda Milanese di Servizi Ambientali del gruppo a2a - già impegnata nella gestione del termovalorizzatore di Acerra - ha messo a disposizione i suoi sette mezzi. «Avremmo voluto fare di più— ha spiegato Sergio Galimberti, presidente Amsa — ma siamo tecnicamente vincolati al fatto di avere la maggior parte dei compattatori alimentati a metano, e quindi legati a necessità di rifornimento che presuppongono impianti con certe caratteristiche».

Altri due camion compattatori arriveranno da Bari. In tutto, saranno più di trenta e giungeranno pure da Firenze e Torino per incominciare a lavorare da domani. «Un’altra decisione positiva— ha riferito l’assessore di Napoli all’igiene urbana, Paolo Giacomelli — è quella di destinare la frazione umida tritovagliata verso altre Regioni, a partire dalla Puglia» che, come anticipato dal governatore Nichi Vendola, ne accoglierà 50 mila tonnellate. Decisioni che dovrebbero consentire al sistema di raccolta di reggere anche dopo il 15 dicembre, quando terminerà il conferimento giornaliero di 250 tonnellate nei siti casertani e irpini. A Napoli, intanto, sono 2910 le tonnellate giacenti in strada. E Asìa mette il dito nella piaga: secondo il presidente dell’azienda, Claudio Cicatiello, «bisogna fare i conti con il fatto che il governo, cancellando tre discariche, ha eliminato 6 milioni di metri cubi di disponibilità. Per quanti sforzi si possano fare, c’è questo deficit da recuperare. Non a caso Bertolaso, con il piano del 2008, aveva previsto come necessari quegli interventi, facendo i conti giusti, come, del resto, ha confermato il presidente Napolitano». Un giudizio condiviso da Antonio Bassolino sul sito della Fondazione Sudd: «Per uscire dalla nuova e grave emergenza rifiuti è necessario ricevere solidarietà da diverse regioni e città. Spero di sbagliare, ma solo con queste misure il problema non si risolve. La decisione di non aprire nuove discariche, come ha dichiarato in prefettura il presidente Berlusconi, è sbagliata ed imprudente. È indispensabile in questa fase avere più determinazione. Mi auguro che il governo ci ripensi».
Angelo Agrippa
FONTE: 
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/29-novembre-2010/pronta-discarica-nolano-1804266339322.shtml


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