sabato 20 novembre 2010

Impianti fermi, Napoli affonda


NAPOLI. Da stanotte i rifiuti prodotti in città non potranno essere più sversati nelle discariche delle altre province. Adesso il capoluogo rischia seriamente il tracollo, anche per il blocco degli Stir di Giugliano e di Caivano: il primo è ormai saturo, nel secondo è scoppiato un incendio. A terra ci sono ancora 2.400 tonnellate, destinate ad aumentare nei prossimi giorni. Torna la tensione a Terzigno. Ieri il sindaco del Comune vesuviano, Auricchio, e quello di Boscoreale, Langella, hanno ritirato l’ordinanza che vieta ai compattatori di conferire a cava Sari. E proprio per il discusso invaso spunta la possibilità che a gestirlo possa essere Manlio Cerrone, imprenditore romano ribattezzato “il re della monnezza”. Intanto, dalle Regioni arriva un no bipartisan all’invito del ministro Fitto di accogliere una parte della spazzatura campana. Mercoledì prossimo la decisione definitiva. E lunedì e martedì a Napoli arriva la Commissione europea.
Fonte: 
http://www.ilroma.net/content/impianti-fermi-napoli-affonda

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