sabato 20 novembre 2010

Sarah Scazzi, l’avvocato di Sabrina lascia la difesa: “Il caso è ormai un business”


”Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre”.
L’avvocato Francesca Conte spiega così le ragioni per cui rinuncia alla difesa di Sabrina Misseri. ”Mi è stato insegnato – afferma tra l’altro in una nota – che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo”.

Nel comunicato con cui spiega le ragioni della rinuncia alla difesa di Sabrina Misseri, l’avvocato Francesca Conte precisa, tra l’altro, che è ”mancata collaborazione” da parte degli altri colleghi del collegio difensivo e che Cosima e Valentina, madre e sorella di Sabrina, le hanno confermato la loro ”totale fiducia”. ”Ho accettato il mandato difensivo di Sabrina Misseri nell’intima convinzione di una sua estraneità ai fatti di causa – afferma – Nel fare ciò, ho preteso di condividere la difesa, pur non essendo tenuta a farlo, con colleghi più giovani, senza considerare il caso Scazzi una sorta di ‘rendita di posizione professionale”’.

”Malgrado la resistenza di qualcuno del collegio difensivo di ‘farsi da parte’, accettando la volontà della famiglia Misseri per rinforzare la difesa in maniera adeguata – afferma ancora – ho proceduto in perfetta armonia e sintonia con lo stesso collegio difensivo. Analoga collaborazione e lealtà d’intenti e di comportamenti non è, evidentemente, giunta dai colleghi della difesa, che non mi hanno messa nelle condizioni, per ragioni che chiariro’ nelle sedi opportune, di esplicare il mandato difensivo nel migliore dei modi”.
Commento, di grecanico.
Caro Avvocato, per capire la motivazione di fondo di quella che Lei – giustamente – definisce ormai business, e da cui – altrettanto giustamente – Lei „mi debbo necessariamente sottrarre“, per capirne il  motivo, dobbiamo rifarci al concetto di show-business. Codesta roba ha – come Giano bifronte – due facce. Quella di chi investe nella produzione dello show, e quella di chi investe in pubblicita', in quello show. Due aspettative legittime. Chi investe si aspetta il ritorno finanziario ed il capitale indietro. Giusto. La sommatoria dei due interessi e' quindi il business. Si da' il caso che, in questo inquietante inizio d'autunno, quale investore in pubblcita' porrebbe mano al portafolgio, per investire in spot che andrebbero in onda in spazi televisivi nei quali si parlerebbe dei guai giudiziari e dei pruriti del Primo Ministro? Quale spot pubblcitario sarebbe affascinante se accostato alle notizie del galoppante ed irrefrenabile debito pubblico? Quale azienda vedrebbe con piacere accostare il suo portafoglio prodotti con i dati – quelli veri, i consolidati del 2009 – di Banca d'Italia, o della Ragioneria dello Stato? Lei converra', nessuna. E quindi vai col vento del morboso, dagli alla povera gente che ha vissuto una tragedia, qualunque sia stato il ruolo dei singoli. Tanto queste persone sono meridionali, sempliciotti, non sanno esprimersi, sono naturalmente indifesi difronte all'apparato tecnologico. Questo tipo di spettacolo popolare, anche se non e' il massimo, puo' ancora andare bene agli investitori nello show-business. L'importante e' coprire, sempre e comunque. Non inquietare lo spettatore con temi non opportuni. Per concludere, Lei e' un Avvocato, questo e' certo e vero. Quelli che speculano su questa tragedia, non voglio dirLe che roba e'.
20 novembre 2010 | 12:51
Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/sarah-scazzi-avvocato-sabrina-misseri-business-647889/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29

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