martedì 23 novembre 2010

Isae: Aumenta a novembre la fiducia dei consumatori


Miglioramento si consolida nel Nord Ovest e nel Centro del paese, avversità climatiche deprimono Nord Est e Mezzogiorno rimane stazionario

Roma, 23 nov (Il Velino) - La fiducia dei consumatori aumenta per il terzo mese consecutivo, passando da 107,7 a 108,5 riavvicinandosi così ai livelli di inizio d’anno. E’ quanto emerge dall’inchiesta ISAE realizzata tra il giorno 2 e il giorno 16 del mese. A novembre, gli indici relativi alla situazione personale e corrente più che recuperano le flessioni registrate lo scorso mese posizionandosi rispettivamente a 121,7 (da 119,3) e a 115,7 (da 114,7). Si stabilizza l’indicatore relativo alle attese a breve termine a 97, valore più alto dell’anno; peggiora lievemente, per contro, la fiducia sul quadro economico generale passando da 81,3 a 80,6. Riguardo ai prezzi, i giudizi circa la dinamica degli ultimi dodici mesi segnalano una moderata accelerazione contrastata tuttavia da attese di ulteriore rallentamento per il breve termine. Si accentua infine la cautela dei consumatori circa le valutazioni attuali sul mercato dei beni durevoli. A livello territoriale la fiducia migliora nettamente nel Nord ovest e nel Centro del paese, mentre è sostanzialmente stabile nel Sud e, verosimilmente a causa delle avversità meteorologiche, flette nel Nord Est. Mentre i consumatori esprimono giudizi in moderato recupero circa la situazione generale del paese, con il saldo che si attesta a -93 (era -94 in ottobre), tornano invece a essere pessimisti per quanto riguarda le attese che scendono da -38 a -41, sui valori dello scorso maggio. Rimangono infine stabili a 77, per il terzo mese consecutivo, le aspettative circa il mercato del lavoro, sui valori migliori dell’anno.

I consumatori intervistati in novembre esprimono opinioni di modesta accelerazione della dinamica inflazionistica per quanto concerne i giudizi negli ultimi dodici mesi (20 il saldo, era 18 in ottobre); prevedono invece un accentuarsi del rallentamento delle attese a breve termine (-19 il saldo, rispetto a -17 della scorsa rilevazione). Il marcato recupero di novembre del clima personale è dovuto a rinnovate valutazioni fortemente positive circa le variabili sul risparmio e in particolare sulla sua opportunità presente (il cui saldo aumenta da 128 a 147), mentre le possibilità future recuperano da -53 a -45. Queste valutazioni vanno però a scapito del mercato dei beni durevoli al cui riguardo ai consumatori esprimono giudizi attuali negativi (da -68 a -74) anche se in analogo recupero nel breve termine (da -74 a -68). Infine, il bilancio finanziario della famiglia torna a essere nettamente positivo passando da -1 a +3 e i giudizi sulla situazione presente della famiglia migliorano da -42 a -40. Le prospettive presentano però qualche incertezza: i consumatori si attendono, infatti, un moderato peggioramento della propria situazione (da -8 a -9). La crescita della fiducia dei consumatori registrata a livello nazionale non è diffusa in maniera omogenea nel territorio nazionale: è positiva nel Nord Ovest e nel Centro del paese, stazionaria nel Mezzogiorno e negativa nel Nord Est. Anche i contributi dei diversi sotto-indici non sono uniformi. L’evoluzione sfavorevole del clima economico è dovuta unicamente ai forti segnali negativi che provengono dal Nord Est, mentre il Mezzogiorno è stazionario e le rimanenti ripartizioni registrano segnali positivi. Il clima personale migliora nettamente nel Nord Ovest e nel Centro, ed anche, pur in misura proporzionalmente meno marcata, nel Nord Est e nel Mezzogiorno.

L’indice relativo alla situazione corrente è favorevole quasi ovunque, in maniera più intensa nel Nord Ovest e nel Centro; flette però nel Mezzogiorno. La stazionarietà a livello nazionale delle prospettive per i prossimi dodici mesi è sintesi di un marcato ottimismo nel Nord Ovest e nel Centro che viene annullato dal pessimismo del Mezzogiorno ma soprattutto del Nord Est. Nord Ovest: l’indice recupera da 109,2 a 112,4, valore più alto dallo scorso gennaio. Il contributo positivo è dovuto a tutte le componenti, soprattutto al clima personale e a quello corrente, in particolare alle variabili sul risparmio sia attuale che prospettico e al miglioramento del mercato del lavoro al cui riguardo gli intervistati riportano le previsioni più favorevoli dall’ottobre del 2008. Attese negative caratterizzano per contro l’evoluzione economica del paese. Segnali positivi o al più stazionari giungono infine dalle altre componenti. Nord Est: le avversità climatiche hanno depresso in novembre la fiducia dei consumatori che registra una flessione da 109,4 a 108. Il clima economico e quello futuro raccolgono il maggiore pessimismo, mentre segnali favorevoli continuano a giungere dalla fiducia personale a riflesso di un bilancio finanziario fortemente positivo e valutazioni in aumento sulla possibilità e opportunità di risparmio. Centro: la fiducia aumenta da 107,1 a 110,3 per valutazioni diffusamente positive e particolarmente favorevoli per quanto riguarda il clima personale e corrente. L’ottimismo appare diffuso e marcato soprattutto nelle valutazioni sulla situazione personale e corrente. In particolare miglioramento sono le opinioni sul bilancio familiare (che segna il massimo dal marzo 2007), sul risparmio e sul mercato dei beni durevoli (massimo dal febbraio del 2002). Mezzogiorno: in questa ripartizione la fiducia è a novembre sostanzialmente stazionaria (106,3 l’indicatore, era 106,2 in ottobre), come sintesi tuttavia di andamenti divergenti delle singole componenti. Mentre migliora la fiducia personale e rimane stabile quella sul quadro economico generale, flettono sia il clima corrente sia quello futuro. In particolare, a valutazioni positive sul risparmio si affianca il pessimismo circa il bilancio finanziario della propria famiglia e il mercato dei beni durevoli.
(red/fch) 23 nov 2010 09:29

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