venerdì 26 novembre 2010

Il Cdm dice sì. Ecco il Piano per il Sud


di Pietro Moroni
26 Novembre 2010
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo ai due decreti che costituiscono il Piano per il Sud, illustrato giovedì alle parti sociali e agli enti locali.
Ecco una sintesi del testo:
INFRASTRUTTURE: Obiettivo prioritario è la realizzazione, entro il prossimo decennio, di un sistema ferroviario moderno. Perno di questa strategia è la realizzazione dell'Alta Capacità su tre linee: Napoli - Bari - Lecce - Taranto; Salerno - Reggio Calabria; Catania - Palermo. Con il completamento di queste tre tratte e la realizzazione del Ponte sullo Stretto il Sud potrà contare su un moderno sistema di collegamento verso il Nord Italia e il Centro e Nord Europa essendo garantita l'interconnessione e l'interoperabilità fra i Corridoi transeuropei TEN, collegando il Corridoio I (Berlino - Palermo) con il Corridoio VIII (Bari - Sofia). Questi interventi verranno realizzati ponendo attenzione alla loro integrazione con il rafforzamento del sistema portuale. Nell'ambito del trasporto stradale, il Piano prende a riferimento le opere ricomprese tra le priorità strategiche indicate nell'allegato infrastrutture alla Dfp quali ad esempio la Olbia - Sassari, il completamento della Salerno - Reggio Calabria ed il sistema autostradale Catania - Siracusa - Gela - Trapani.

BANDA LARGA: Il Piano prevede la realizzazione di un piano di intervento per portare la banda larga a tutti i cittadini delle 8 regioni del Sud e garantire l'accesso a banda ultralarga ad almeno il 50 per cento della popolazione residente nel Mezzogiorno intervenendo in tutti i 33 capoluoghi di provincia delle 8 regioni meridionali.

SCUOLA: Piano di razionalizzazione e ammodernamento dei plessi scolastici con particolare attenzione a quelli del I e del II ciclo. A tale piano si affiancherà il completamento dell'infrastrutturazione informatica dei laboratori didattici.

AMBIENTE: L'immediato avvio del piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico in tutto il Mezzogiorno. Per la prima volta lo strumento dell'accordo di programma consentirà in tale settore di unire e concentrare le risorse nazionali destinate (FAS nazionale e risorse del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) con quelle regionali (FAS regionale e fondi di bilancio autonomo delle Regioni) in modo da garantire un piano di interventi finalmente coordinato e condiviso da tutti gli attori istituzionali.

BANCA DEL MEZZOGIORNO: Opererà come istituzione finanziaria di secondo livello, attraverso una rete di banche sul territorio che diverranno socie utilizzando la rete degli sportelli di Poste Italiane. A tal fine l'azione del governo mira a coinvolgere nell'azionariato un'ampia rete di banche con un forte radicamento territoriale, quali le banche di credito cooperativo e le banche popolari. La Banca del Mezzogiorno, che ha come missione lo sviluppo del credito a medio-lungo termine per favorire la nascita e l'espansione delle pmi, potrà anche ambire a gestire, secondo gli attuali indirizzi comunitari, il Fondo rotativo europeo JEREMIE per il Mezzogiorno, volto a sostenere credito agevolato, capitale di rischio e garanzie.

PMI: L'obiettivo del Piano nazionale per il Sud è di attivare un sistema di incentivi che favorisca la crescita dimensionale delle imprese meridionali. Il riordino degli incentivi persegue i seguenti indirizzi generali: una drastica riduzione delle leggi di incentivazione vigenti (ce ne sono circa 100 a livello nazionale e circa 1400 a livello regionale); la semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzo di modalità telematiche; la flessibilità nella definizione degli strumenti d'intervento; il raccordo con le Regioni; l'introduzione, in particolare per le piccole e medie imprese, di modalita' semplificate di presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni e di fruizione degli aiuti. La riforma riordina gli incentivi in tre categorie: gli incentivi automatici (con preferenza per l'utilizzo di strumenti di fruizione quali bonus fiscale voucher); bandi per il finanziamento di programmi organici e complessi; procedure negoziali per il finanziamento di grandi progetti d'investimento (oltre i 20 milioni di euro).

RIFIUTI: La realizzazione di un corretto ciclo di gestione integrata dei rifiuti nelle Regioni del Mezzogiorno è indispensabile. Per questo il piano punta ad avviare un'azione mirata per incrementare la raccolta differenziata e per realizzare l'effettivo coordinamento delle amministrazioni locali responsabili della pianificazione e realizzazione degli interventi, al fine di consentire una rapida implementazione di un corretto ciclo industriale di gestione dei rifiuti. Il piano si propone di garantire l'immediato avvio della realizzazione degli impianti di depurazione anche attraverso l'implementazione dei modelli contrattuali di gestione nell'ottica di una redditività trasparente ed utile all'incremento degli investimenti.
asterisco.
INFRASTRUTTURE: dieci anni per realizzare cosa? Un sistema ferroviario che non funzionera' mai a livello di decenza, come tutti gli altri interventi da cinquanta anni a questa parte, ma che ingrassera' i contractors del nord: Fiat, Marcegaglia, Ansaldo e fornitori, sempre del nord. E se un giorno, chissa' quando, sara' operativo -  ci si accorgera' della sua inutilita'?
Il problema sistemico del Mezzogiorno è uno solo: la deliberazione di una semplice Legge che legalizzi il trasporto di merci e persone via mare. Non altro. Una Legge che liberi il Mezzogiorno dalla dittaura del consumo di beni e prodotti realizzati al nord. Tutto il resto e' esclusivamente ingrassare il portafoglio del nord. Il pil della padania. Il trasporto di merci e persone col cabotaggio sarebbe un forte impulso per gli armatori del Mezzogiorno, dei loro fornitori ed ampierebbe l'occupazione, come l'indotto. Di tutto il Mezzogiorno. Nonche' si rivelerebbe in breve tempo un servizio eccellente per le imprese che esportano verso nord ed i Europa. Le persone e le merci sarebbero imbarcate in uno dei tanti porti del Mezzogiorno ed in poche ore sbarcherebbero a Genova, Venezia, Trieste, Livorno, Ancona. Gran parte del movimento merci dal sud verso nord troverebbe grande giovamento. In termini di velocita' e quindi freschezza e qualita'. Il resto son chiacchiere.
Il Ponte sullo Stretto il Sud e' uno scontrino perenne, che pagheranno i consumatori, i viaggiatori ed i prodotti della Sicilia. Sia in entrata che in uscita dalla Regione.
L'Olbia – Sassari? Chiedetelo all'oca giuliva (Fitto), che fine ha fatto l'autostrada per i prossimi anni. Il completamento della Salerno - Reggio Calabria? Adesso e' gratis, domani ci mangeranno sopra loro, e cosi', finalmente, i residente nel Mezzogiorno riscopriranno le meraviglie che offrono loro – gratis - le strade statali, con i meravigliosi paesini che si attraversano. Le merci importate? Costeranno di piu'. Arrangiatevi.
BANDA LARGA: cos'e'? si mangia? Ci si costruisce la casa? Si puo' vendere? Serve per qualcosa di concreto? Oppure son chiacchiere virtuali? Son chiacchiere virtuali.
SCUOLA: cosa vorra' dire plesso scolastico? Cos'e' l'infrastrutturazione informatica dei laboratori didattici? Io lo so, ho fatto il Liceo, sono intelligente. Son commesse per merci – inutili – padane. La solita fregatura, al Direttore Didattico arrivano dieci chilometri di cavi coassiali e nenche un computer. Classico, del governo italiota.
AMBIENTE: Questa e' degna di essere inserita nella Mitologia Classica. Dico, uno deve essere deficente al cubo per inventarsi un piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico in tutto il Mezzogiorno. O forse ci vuole uno davvero furbo? Leggete: „Per la prima volta lo strumento dell'accordo di programma consentirà in tale settore di unire e concentrare le risorse nazionali destinate (FAS nazionale e risorse del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) con quelle regionali (FAS regionale e fondi di bilancio autonomo delle Regioni) in modo da garantire un piano di interventi finalmente coordinato e condiviso da tutti gli attori istituzionali“. In altri termini tutti i soldi che spettano di diritto al Mezzogiorno entrano in un calderone, ovviamente elettorale. E chi gestira' le prebende? E come le gestira'? col contagocce, ovvio, in funzione della bisogna. E' la versione peggiore, ma peggiore, dell'ultima faccia del regime democristiano. Almeno quelli avevano rispetto umano, ti ignoravano, ed avevano ragione. Questi pretendono di sputarti in faccia e tu devi berla la sputazza, e – possibilmente – con il sorriso demente sulle labbra.
BANCA DEL MEZZOGIORNO: Basta. Basta con le banche che si prendono cura del Mezzogiorno. Tanto la storia della Cassa depositi e Prestiti la conoscono anche i sassi, ormai. Basta, con i paraventi che servono a formalizzare, a mascherare gli autori delle rapine ai danni della gente del Mezzogiorno. Il fatto storico e' che le Poste Italiane hanno drenato, per una vita, i risparmi del Mezzogiorno per finanziare la Cassa depositi e Prestiti, che ha finanziato – a tassi agevolati – molte grandi opere pubbliche nelle aree del nord inglobate alla sfera di competenza della Cassa per il Mezzogiorno. Questo e' quanto, o dobbiamo andare nel dettaglio? Adesso cambia la storia. Macche', perche' dovrebbero cambiarla, il grande partito del nord e' forte, puo' questo e ben altro. Fa quello che vuole, basta che salvi le apparenze. I deficenti del Mezzogiorno ci tengono alla buona creanza insita nelle apparenze. O viceversa?
PMI. In sintesi: drastica riduzione delle leggi di incentivazione vigenti (ce ne sono circa 100 a livello nazionale e circa 1400 a livello regionale); la semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzo di modalità telematiche; la flessibilità nella definizione degli strumenti d'intervento; il raccordo con le Regioni bla bla bla bla bla. Parole al vento, inutili, per i deficenti meridionali. E siete imprenditori pagherete le tasse, se non lo siete le pagherete altrimenti, magari emigrando in padania, a fare gli schiavi pagatori.
RIFIUTI: „La realizzazione di un corretto ciclo di gestione integrata dei rifiuti nelle Regioni del Mezzogiorno è indispensabile“.
Ha ragione il Primo Ministro, Sua Eccellenza Berlusconi, ma come avete fatto, voi meridionali, ad essere cosi' sporchi, insomma napoletani, sino ad oggi?
Segue un lungo bla bla blabla. Cioe': i soldi dei contribuenti napoletani, campani, siciliani e pugliesi saranno presi dai padroni delle societa' che gestiranno gli inceneritori. La tassazione per lo smaltimento dei rifiuti urbani aumentera', e pure gli utili degli azionisti padani, e pure gli emolumenti dei managers padani, e pure le mazzette locali, ai politici locali ed alla manovalanza cammorrista. Comunque se succede qualcosa, la colpa sara' del Grande Sistema della Camorra cche investe nell'alta finanza e si e' messa il colletto bianco pulito con il Dash.
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