mercoledì 17 novembre 2010

Napoli nel caos rifiuti. Ma quelli del Cairo li gestiamo noi


Mentre il capoluogo campano non risolve la sua emergenza, la capitale egiziana rinnova un contratto da 50 milioni di euro l'anno alla società Aaec (Gruppo Gesenu)
16 Novembre 2010
Napoli dovrebbe imparare dal Cairo a smaltire la spazzatura che ciclicamente mette in ginocchio il capoluogo campano. Avremmo tutte le competenze e le tecnologie necessarie per fronteggiare e risolvere l'emergenza, come dimostra il contratto da 50 milioni di euro l'anno fino al 2018, con cui un'azienda italiana gestirà i rifiuti della capitale egiziana. Secondo varie agenzie, a capo dell'operazione c'è il Gruppo Gesenu (Perugia), attraverso la società controllata Aaec. Il nuovo contratto ha prorogato il precedente accordo tra Aaec e il Cairo: l'azienda dovrà fornire servizi nell'intero ciclo di gestione dei rifiuti, dalla pulizia delle strade allo smaltimento finale, passando per la raccolta porta a porta, dai cassonetti e presso gli esercizi commerciali, il trattamento degli scarti e il compostaggio. L'obiettivo è avvicinare ancora di più la metropoli egiziana agli standard europei; Aaec opererà nelle zone Nord e Ovest del Cairo in quindici distretti complessivi, su un'area di oltre 60 km quadrati, dove abitano cinque milioni e mezzo di persone (861mila utenze domestiche) che producono ogni giorno 2.250 tonnellate di rifiuti. L'azienda italiana conterà su 5.500 impiegati e operai e 540 mezzi operativi. Si prevede anche di costruire un impianto di selezione e compostaggio a 25 km dal centro del Cairo, in grado di recuperare carta, plastica, vetro e alluminio, per poi produrre compost dalla rimanente frazione organica della spazzatura trattata.
Fonte:
http://energia24club.it/01NET/HP/0,1254,51_ART_137557,00.html

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