mercoledì 1 dicembre 2010

Regione Campania, scure sui conti. Tagli ai benefit e alle poltrone


NAPOLI (1 dicembre) - Cala la scure sui conti della Regione.
Nella manovra approvata a maggioranza dal Consiglio (con il voto contrario di Pse e Idv e con l’astensione del Pd) è prevista la copertura di un buco di 447 milioni per far fronte allo sforamento del patto di stabilità. Il prossimo passo è il via libera al piano di stabilizzazione, messo a punto dalla struttura commissariale, che sarà parte integrante della Finanziaria regionale.

I tagli
Per riportare il bilancio in equilibrio l’assemblea campana ha disposto il taglio lineare della spesa corrente e di investimento del 15% e del 25%. È stato abolito il reddito di cittadinanza, naturalmente a partire dall’esercizio finanziario in corso.
Stop ai benefit
Dopo l’inchiesta del Mattino sul kit di lusso per gli eletti, l’Aula ha deciso di impegnare l’ufficio di presidenza a concedere in locazione (e quindi a pagamento) ai consiglieri regionali le attrezzature connesse all’attività istituzionale; ha inoltre stabilito che venga fissato un budget annuale per i gruppi.

I finanziamenti
Il provvedimento - sotto la spinta dell’assessore Pasquale Sommese, del presidente della commissione Bilancio Massimo Grimaldi e del consigliere Udc Pietro Foglia - destina ai lavoratori forestali a tempo indeterminato ed a quelli stagionali le risorse necessarie per gli stipendi: si tratta di 80 milioni di euro (14 più 66). Altri 192 milioni serviranno invece a finanziare i ratei dei mutui contratti dagli enti locali per realizzare opere pubbliche. Un contributo di 5 milioni spetta alla legge regionale sulla dignità sociale. Il Consiglio ha poi stanziato 15 milioni per la società Astir, 500mila euro per i fitti certificati da parte degli enti locali, altrettanti per la fondazione Polis e 50mila euro per ripristinare fino al 31 dicembre i collegamenti notturni tra Napoli e le isole del golfo.
Tributi e lotta all’evasione
La manovra introduce e disciplina il tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti solidi, già previsto dalla Finanziaria 2006, a carico dei gestori di discariche e impianti di incenerimento senza recupero energetico. L’obiettivo è favorire l’introito di risorse nelle casse regionali e di promuovere il recupero di energia dai rifiuti. Al tempo stesso è stato disposto, d’intesa con l’Olaf, un giro di vite per contrastare l’evasione e prevenire le frodi nella gestione dei fondi Ue.

I trasporti
Al settore sono destinati circa 20 milioni. Le forze dell’ordine in servizio potranno circolare gratuitamente sui mezzi pubblici regionali: il beneficio - già concesso a polizia, carabinieri e finanza - è stato esteso anche a polizia penitenziaria e guardia forestale, ma sarà la giunta a stabilire criteri e modalità.

Altre misure
Via libera alla decadenza del direttore generale dell’Arpac, Gennaro Volpicelli, che sarà sostituito con un dirigente apicale fino al 31 marzo. La manovra ha sancito lo scioglimento dei Cda degli Istituti autonomi case popolari con la conseguente nomina, da parte di Stefano Caldoro, di commissari che resteranno in carica per 18 mesi. Sono inoltre estinte le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, mentre è prevista la proroga al 31 dicembre 2011 delle graduatorie dei vincitori di concorso (gli idonei). L’ente spinge per favorire la ricostituzione degli organi dei consorzi di bonifica attraverso lo svolgimento delle elezioni: qualora ciò non avvenga, scatteranno i commissariamenti. I relativi compensi sono ridotti del 10%. Su proposta del gruppo Pdl la Regione favorirà forme di partenariato con i Paesi dell’area del Mediterraneo attraverso lo sviluppo di attività di incubazione di imprese innovative. Dal primo gennaio, infine, nasce l’Istituto regionale della vite e del vino.

Le reazioni
Per Grimaldi «nonostante i tagli la manovra non dimentica le fasce deboli, gli enti locali, lo sviluppo rurale e, allo stesso tempo, evita l’accensione di un ulteriore mutuo trentennale che sarebbe gravato sulle casse dell’ente per 50 milioni all’anno. Sostiene anche la cultura della legalità e le vittime della camorra». Di tutt’altro avviso il capogruppo dei rutelliani Giuseppe Maisto, secondo cui «si è dato vita ad una serie di tagli indiscriminati che non guardano ad una reale ottimizzazione dei costi e dei servizi e che, soprattutto, non riducono gli sprechi reali».
Fonte:
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128905&sez=NAPOLI#

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