venerdì 19 novembre 2010

Da Cipe boccata ossigeno per Pesca, Irriguo, Ovicaprino e Bieticolo


Roma, 19 nov (Il Velino) - I soldi sono arrivati.
Una vera e propria boccata di ossigeno per il settore irriguo, bieticolo, ovicaprino e della pesca. Su proposta del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan è stato approvato nella seduta del Comitato interministeriale di programmazione economica del 18 novembre un pacchetto di 177 milioni di euro per il sistema irriguo del Sud, 64 milioni per il bieticolo-saccarifero, quattro milioni per la pesca. Gli interventi coniugano obiettivi di risparmio e uso razionale della risorsa idrica e saranno realizzati dai Consorzi di bonifica, da sempre protagonisti nelle azioni per la difesa del suolo, per il risanamento delle acque, per la gestione del patrimonio idrico e per la tutela degli assetti ambientali connessi. Ma chi tarda paga: il ministero ha proposto infatti l’approvazione di una disposizione che scoraggia ritardi nella realizzazione delle opere, prevedendo la revoca dei finanziamenti nel caso in cui le procedure per l’appalto dei lavori non siano concluse entro 18 mesi dalla concessione. La previsione, già contenuta nella Delibera con la quale il CIPE, nella seduta del 22 luglio scorso, ha approvato l’analogo Programma di opere del Centro e Nord d’Italia, per un ammontare complessivo di 418,5 milioni di euro, risponde a criteri di efficienza della spesa pubblica, particolarmente pregnanti in un momento di così scarse risorse economiche; i fondi liberati saranno destinati a nuovi progetti di rilevanza strategica, non solo per il territorio regionale di riferimento, ma anche nazionale. Con l’avvio del Piano del Sud e del Programma del Centro Nord d’Italia, 695 milioni di euro di nuovi cantieri verranno aperti in tutta la Nazione, con rilevanti effetti moltiplicatori del reddito, sviluppati dall’indotto conseguente, particolarmente importanti in un grave periodo di crisi economica.

Per quanto riguarda i “preziosissimi”, così definiti da Galan, fondi per la pesca, secondo Federcoopesca, AgciAgrital Pesca e Lega Pesca, è necessaria una ristrutturazione del comparto attraverso una maggior concentrazione dell’offerta, meno intermediari, migliorare infrastrutture e servizi, fornire al comparto strumenti adeguati per dialogare con la Gdo. Questi sono gli obiettivi a cui - secondo le tre organizzazioni – devono servire i 15 milioni di euro stanziati dal Mipaaf nell’ambito del Fondo Infrastrutture -e che hanno avuto oggi il placet del Cipe. “Siamo pronti – sottolineano i presidenti Buonfiglio, Coccia e Ianì - a metterci a lavoro da subito affinché le risorse stanziate possano cogliere al meglio quelle che sono le necessità del settore. Visto che da tempo dobbiamo fare i conti con risorse sempre più esigue è fondamentale impiegare al meglio quelle che si hanno. Abbiamo sostenuto il ministro Galan in queste scelte di indirizzo, daremo il nostro contributo anche quando si tratterrà di impiegare i fondi in iniziative concrete”. Iniziative che da sole non possono essere, però, risolutive. Le associazioni, infatti, sono amareggiate per la scarsa attenzione riservata al settore nella Legge di stabilità. “Confidiamo – concludono i presidenti - in una ripresa dei temi pesca nel provvedimento di proroga termini a cui sta lavorando il governo”.

Poi i 64 milioni per coprire il 2009 e il 2010 il fondo saccarifero, che di regola dovrebbe ricevere 43 milioni di euro l’anno per la ristrutturazione del comparto che ha visto ridimensionare gli stabilimenti attivi da 19 a quattro. Settore, quello bieticolo, che aspettava da tempo il dovuto. “L’intervento – spiega in una nota Unionzucchero - conforta tutti gli operatori del settore impegnati a garantire la continuità della produzione di zucchero in Italia che impegna diecimila aziende agricole e occupa duemila occupati nei quattro zuccherifici in attività, capaci ancora di produrre il 30 per cento del consumo nazionale di zucchero. E' importante che questa risposta arrivi in coincidenza con la assunzione degli impegni di coltivazione per il 2011, così da ridare fiducia e vitalità ad un settore che sta compiendo tutti gli sforzi professionali e finanziari per programmare le prossime campagne”. Infine i quattro milioni di euro per il comparto ovicaprino che non sono però sufficienti a placare gli animi dei pastori sardi. Che oggi sono scesi ancora una volta in piazza per manifestare contro le deluse aspettative della cosiddetta legge "Salvagricoltura" approvata in Consiglio regionale che stanzia circa 150 milioni per il comparto primario ma che non soddisfa le loro richieste. Stavolta è lo stabilimento Saras, una delle amggiori raffinerie del Mediteraneo ad essere teatro del presidio.
(Edoardo Spera) 19 nov 2010 11:1

Commento, di grecanico.
Galan e’ un servitore, messo al posto giusto nel momento idoneo. Le sue chiacchiere sono buone per i nesci. Per capire come stanno veramente le cose bisognera’ aspettare qualcuno che parli l’italiano articolando il soggeto, il predicato ed il complemento oggetto. Comunque, da quanto si puo’ intuire, piu’ che capire, la realta’ e’ quella dei quattro zuccherifici cooperativi in attività, tre al nord, passivi da sempre. E del gruppo Eridania, a Genova. Dei 64 milioni per il bieticolo-saccarifero, il Mezzogiorno non vedra’ niente. Insomma un magna magna infiocchettato da provvedimento per l’industria nazionale.
I 177 milioni di euro per il sistema irriguo del Sud sono il tentativo di mettere una pezza ad uno dei problemi storici dell’economia agricola del Mezzogiorno. Ma bisognerebbe produrre un piano d’intervento articolato e mirato alle esigenze localizzate, con metodi scientifici e statistici, ascoltando le associazioni delle numerose zone agricole che aspettano da sempre. Saranno i Consorzi di bonifica?, si vedra’. Termini come difesa del suolo, per il risanamento delle acque, per la gestione del patrimonio idrico e per la tutela degli assetti ambientali connessi, non ci impressionano.
Quattro milioni di euro per il comparto ovicaprino sono una miseria che potevano risparmiarsi, e’ un’offesa al buon senso.
Insomma, solo ossa, che fanno da scheletro alla polpa: il Programma di opere del Centro e Nord d’Italia, per un ammontare complessivo di 418,5 milioni di euro, che – secondo l’Utile Servo, risponde a criteri di efficienza della spesa pubblica. Il resto di quanto scritto sopra non lo capisco.
Fonte:
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1244143

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