venerdì 19 novembre 2010

La Regione siciliana stanzia 46 mln per riprendersi i cervelli in fuga


I soldi arrivano dal Fondo sociale europeo: verrano utilizzati per borse di studio, progetti di ricerca, imprese, università e dottorati

PALERMO - La Regione siciliana stanzia 46 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) in contributi per imprese e centri di ricerca per favorire il rientro dei cervelli in fuga e borse di studio per laureati e ricercatori. L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palermo dall'assessore regionale all'Istruzione e formazione professionale Mario Centorrino e dal presidente del coordinamento delle università siciliane e rettore dell'ateneo palermitano Roberto Lagalla.

Sono sei le misure di intervento previste: 15 milioni di euro è la cifra stanziata per le borse di studio da destinare ai laureati che intendono frequentare master presso università di prestigio internazionale fuori dalla Sicilia, arrivano a un massimo di mille e cinquecento euro per 24 mesi e coprono il costo dei corsi e il viaggio; per i progetti di ricerca sono previsti 5 mln 918 mila euro; per le imprese, i centri di ricerca, le scuole di dottorato e le università, che assumono un lavoratori italiani residenti all'estero da cinque anni sono destinate somme per un totale di 4 mln di euro; l'importo stanziato per stage presso imprese e centri di ricerca non universitari, invece è pari a 12 mln 535 mila euro (le borse di studio vanno da mille a mille e cinquecento euro fino a 12 mesi) per i tirocini presso aziende e centri di ricerca di 2 mln 575; infine 6 mln 768  mila euro sono destinati per borse di studio e periodi di ricerca presso strutture sanitarie siciliane (l'importo è di 2 mila euro al mese per un massimo di 12 mesi).

"Abbiamo voluto dare - dice Centorrino - una risposta ai talenti siciliani. Queste risorse saranno gestite attraverso uno strumento, previsto dai regolamenti europei, che affida a un soggetto intermediario le risorse stanziate".  Per il presidente del coordinamento delle università siciliane e rettore dell'ateneo palermitano, Roberto Lagalla "è importante ampliare la capacità competitiva del sistema universitario favorendo esperienze di studio e ricerca per laureati e ricercatori, anche nell'ottica di una internazionalizzazione delle università siciliane".
19/11/2010
Fonte: http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=48937

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