venerdì 19 novembre 2010

La Regione taglia il 20% dei primari. Ma al Monaldi spunta nuovo reparto


NAPOLI. Il nuovo piano ospedaliero parla chiaro: meno reparti e meno posti letto in tutti gli ospedali. E questo avrà come conseguenza necessaria la riduzione del 20% di tutte le cosiddette posizioni organizzative: dai primari ai capisala. Questo è il parametro indicato dal sub commissario alla Sanità Giuseppe Zuccatelli. Ma i sindacati sono in fibrillazione: temono “deportazioni” di dirigenti da un ospedale all’altro, tagli indiscriminati e regolamenti di conti. Per questo vogliono stabilire quali siano le regole che dovranno stabilire la riorganizzazione del personale dirigente. Dopo decine di riunioni, è stata realizzata una prima bozza delle linee guida per la mobilità del personale. Il documento parte con una premessa fondamentale: “Per posto vacante si intendono i posti in dotazione organica non occupati dal personale dirigenziale di ruolo a tempo indeterminato”. Questo significa che dovranno ritenersi illegittimi tutti gli attuali incarichi di dirigenza affidati a specialisti ambulatoriali, quelli affidati con contratti di lavoro autonomo o Co.co.co (ex art. 7 decreto legislativo 165/2001), tutti gli assunti a tempo determinato per chiamata diretta (ex art. 15 septies decreto legislativo 502/92), e quelli affidati per sostituzione del precedente dirigente (ex art. 18 del contratto nazionale 1998/2001). Il secondo punto, invece, punta a dare garanzie ai dirigenti con contratto a tempo indeterminato, per evitare “deportazioni” da un ospedale ad un altro. In sostanza, si evidenzia che un dirigente medico non può essere trasferito contro la sua volontà, ma si richiama quanto previsto dal contratto nazionale. Insomma, ovunque ci saranno meno primari. Tranne che al Monaldi. Nel piano attuativo che l’azienda ha stilato in tempi record, infatti, si prevede una nuova Unita operativa complessa di Cardiologia riabilitativa con tanto di dirigente. Un reparto, per ora, inesistente, che avrà a disposizione ben 25 posti letto. Quindi gli attuali 621 posti a disposizione del nosocomio non diminuiranno affatto, anzi si moltiplicheranno fino ad arrivare a 629. Un’operazione davvero incomprensibile nella logica della riduzione delle spese e dei posti letto. Anche perché per fare spazio alla nuova struttura si stanno togliendo letti in reparti dai grandi numeri. Forse è l’ultimo colpo di coda del vecchio sistema “amministrativo” che il subcommissario Zuccatelli sta cercando di abbattere. Claudio Silvestri
Fonte:
http://www.ilroma.net/content/la-regione-taglia-il-20-dei-primari-ma-al-monaldi-spunta-nuovo-reparto

Nessun commento: