martedì 28 dicembre 2010

I business della CGIL in Sicilia

Di Enrico Sciuto
Un milione e seicentosessantamila euro di fondi regionali. E’ il bottino che RETI S.c.a.r.l. ha portato a casa nel solo quinquennio 2003-2007. Un ente di formazione come tanti, o forse no.


Il battesimo del deputato regionale DS Gianni Villari, un’indicazione la dava: il padrino di sacramento lo faceva Totò Cuffaro, allora inquilino di Palazzo d’Orleans. In quello splendido quinquennio di RETI, figurava in Cda Giacomo Rota, vicepresidente della società, sindacalista FILT-CGIL e braccio destro di Angelo Villari, fratello di Gianni e ora numero 1 della Cgil catanese. E vi appariva anche la moglie di Rota, nominata consigliere in seguito all’uscita del marito dall’organismo: si tratta di Concetta Raia, all’epoca segretario della FLAI CGIL di Catania e oggi punto di riferimento istituzionale della CGIL etnea all’ARS. Vi è stata eletta nel 2008, al posto di Angelo Villari, l’uomo che nel 2006 aveva raddoppiato i voti alla Regione, passando da settemila a oltre tredicimila preferenze.
RETI condivide sede legale e operativa, dirigenza e intreccio sindacale- familiare con un’altra società di formazione, ST&T. I due enti formano un consorzio, STREC, società consortile a responsabilità limitata, di cui RETI detiene il 40% delle quote e ST&T il restante 60%. Presidente di STREC è Maurizio D’Agata, che è contemporaneamente A.d di Reti, A.d
di ST&T e presidente del Consiglio direttivo di ST&T Onlus, neonata associazione che si prefigge “di organizzare e gestire corsi di formazione e orientamento professionale, al fine di svolgere attività solidaristiche nel settore della formazione”. Ma chi è Maurizio D’Agata? E’ un ex sindacalista e militante socialista che oggi fa l’imprenditore. Fra il 2006 e il 2008, D’Agata fu socio in affari di Pierfrancesco Rota, fratello di Giacomo e amministratore unico di “MedyEtnea”, un call center catanese iscritto alla procedura di fallimento nel novembre 2009. D’Agata deteneva il 25% delle quote e, assieme Rota, totalizzava il 55% del capitale sociale.
Oggi Strec, consorzio- scatola cinese della CGIL etnea, vede ai suoi vertici un organigramma di tutto rispetto: è composto da mogli e figli del gruppo dominante della Camera del Lavoro di Catania. Il Cda è composto dagli stessi nomi ai vertici di RETI e ST&T, con qualche differenza nella distribuzione degli incarichi. Nel 2009 l’Assessorato regionale alla formazione professionale ha assegnato a Reti quattrocentodiciannove mila Euro di finanziamenti, e altri duecentonovantamila sono andati a ST&T. RETI ed ST&T ricevono anche ricche commesse dalla CGIL di Catania. Decine di migliaia di euro sono andati solo alla prima società, fra il 2000 e il 2006.

Gianni Villari
Ex dipendente Telecom, è segretario generale della CGIL di Catania. E’ membro della dirigenza di RETI S.c.a.r.l. fino al 2000, quando al suo posto subentra la moglie, Rosanna Ambrosiano. Il fratello è Gianni Villari, deputato regionale Ds e uomo CGIL all’ARS dal 2001 al 2008. Ora il deputato regionale di riferimento è Concetta Raia, moglie del suo braccio destro, Giacomo Rota.

Concetta Raia
Deputata regionale PD e moglie di Giacomo Rota. Nel 2006 entra a far parte del CdA di RETI S.c.a.r.l. Al momento della cessazione del marito da ogni carica. Nel 1998 succede ad Angelo Villari alla segreteria della FLAI CGIL di Catania. Nel 2008 succede all’ARS a Gianni Villari, fratello di Angelo, quale referente elettorale dei vertici della Camera del Lavoro etnea.

Giacomo Rota
Marito di Concetta Raia e braccio destro di Angelo Villari. E’ membro della segreteria confederale della CGIL di Catania. Tra il giugno 2005 e il settembre 2006 è stato vicepresidente di RETI S.c.a.r.l. Il fratello, pierfrancesco, è stato socio di maggioranza (30% del capitale sociale) di Maurizio D’Agata in “MedyEtnea”. Ex segretario CGIL e assessore comunale a Grammichele (CT), è stato membro della segreteria regionale della FILT CGIL.

Quanto costano ai cittadini le imprese CGIL
RETI: 1.667.000 Euro (dall’Assessorato regionale al Lavoro nel 2003-2007) RETI S.C.a.r.l. Euro 419.364,40 (dalla Regione Sicilia nel 2009) ST&T S.C.a.r.l. Euro 290.156,30 (dalla Regione Sicilia nel 2009)

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