Non bastava un castello impositivo impressionante, l'iva ed il costo del lavoro piu' alti dei nostri competitors ed una faraonica disorganizzazione della politica del turismo sul territorio''.
''L'esatto contrario di quello che occorre. Servirebbero politiche di incentivazione per favorire maggiori flussi turistici, invece tassiamo chi scelglie il nostro Paese per le vacanze o per un viaggio culturale - prosegue Albonetti -.
E' tragicamente evidente infatti che una volta introdotta nelle grandi aree metropolitane la 'gabella' dilaghera' a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale. Questo, inoltre, risultera' mortale per quei turismi, come quello stagionale. Piu' turismo significa maggiori opportunita' commerciali, piu' occupazione, maggior valore immobiliare, e questo non puo' diventare un problema solo nostro''.
''Purtroppo il rischio di ulteriori fughe di turisti e' possibile ed i responsabili di questo dovranno renderne conto agli imprenditori che investono ed ai lavoratori che perdono il lavoro - conclude Albonetti -. Prendiamo atto che i nostri concorrenti sono agguerriti e favoriti da Istituzioni piu' consapevoli e sensibili alle opportunita' offerte dal turismo per la crescita dell'occupazione e del Pil''.
com-sen/sam/alf
asterisco.
E’ una tassa iugoslava, gratta il fondo della pentola. Chi ha conosciuto i balcani alla vigilia della guerra civile lo sa.
E’ una gabella che danneggia l’immagine degli operatori del settore. Piu’ che scoraggiare i turisti, li indigna. Ne comprendono l’animo meramente vampiresco, da parassiti succhiasangue. Questa porcheria non ha finalita’ di sviluppo, bensi’ quella di spillare qualche euro. Ingiustificato e becero. Il Mezzogiorno non puo’ praticare questa schifezza, gli e’ contro natura. Gli ospiti sono sacri.
grecanico
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